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Covid. 13.720 nuovi casi e 528 morti. Il 40% di tutte le vittime in Lombardia

Redazione Internet lunedì 7 dicembre 2020

Personale medico sanitario dell'Esercito, a fine marzo 2020, bonifica le bare dei morti di Covid nella chiesa di San Giuseppe a Seriate (Bergamo) e le trasporta con l'utilizzo di cinque camion dell'Esercito

Sono 13.720 i positivi al test sul coronavirus nelle ultime 24 ore, secondo i dati della Protezione civile. Le vittime sono 528. Il totale dei casi da inizio epidemia ammonta ora a 1.742.557, i morti nel complesso sono 60.606.

In quanto alle terapie intensive sono 144 i pazienti ricoverati nelle ultime 24 ore, con un calo di -72 unità, portando il totale delle persone in rianimazione a 3.382. I ricoverati nei reparti ordinari sono invece 133 più di ieri, per un totale di 30.524 pazienti.

Tra i nuovi casi anche Luciana Lamorgese, titolare del ministero dell'Interno, che ha lasciato anzitempo la riunione del Consiglio dei ministri, poi sospesa. Anche i ministri degli Esteri, Luigi Di Maio, e della Giustizia, Alfonso Bonafede, seduti vicino a Lamorgese per circa 4 ore, hanno lasciato palazzo Chigi e si sono messi in isolamento fiduciario.

*** AGGIORNAMENTO DELL'11 DICEMBRE 2020 Il test della ministra Lamorgese si è rivelato un falso positivo. La responsabile del Viminale non è mai stata positiva: i test molecolari eseguiti nei due giorni successivi sono risultati entrambi negativi.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dopo l'assenso del ministro Speranza, ha istituito con l'ordinanza 448 la zona arancione per venti Comuni nelle province Bat, Foggia e Bari. Si tratta di Andria, Barletta, Bisceglie e Spinazzola per la provincia Bat; Accadia, Ascoli Satriano, Carapelle, Cerignola,

Lucera, Manfredonia, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico, San Severo, Torremaggiore, Troia, Zapponeta, Foggia e Monte Sant'Angelo della provincia di Foggia; Altamura e Gravina in Puglia nella Murgia barese. L'ordinanza sarà in vigore da domani 8 dicembre fino al 14 dicembre.

Il report dell'Iss. Oltre 60mila decessi, il 40% in Lombardia​

Il 39,9% dei decessi verificatisi per Covid in Italia dall'inizio della pandemia è avvenuto in Lombardia. La regione conta infatti 22.252 decessi per Covid. È quanto mostra il Report dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi di Sars-CoV-2 in Italia, basato sui dati aggiornati al 2 dicembre e che descrive le caratteristiche di 55.824 pazienti. Ma da ieri, con l'incremento di 564 vittime, sono complessivamente 60.078 le persone morte in Italia a causa del virus.

A livello nazionale, l'età media dei deceduti è 80 anni mentre solo l'1,2%, ovvero 657, era under 50 e il 97% aveva malattie precedenti. La seconda regione per numero di decessi è l'Emilia Romagna con 5.805 (10,4% del totale), seguita da Piemonte 5.556 (10%), Veneto 3.899 (7%), Lazio 2.525 (4,5%) e Liguria 2.419 (4,3%).

Complessivamente, riferisce l'Iss, 180 pazienti (3,1% del campione) presentavano 0 patologie, 712 (12,4%) una patologia, 1.060 (18,5%) 2 patologie e 3.774 (65,9%) presentavano 3 o più patologie.

Da marzo a maggio in Lombardia si registravano il 47,6% delle morti, quasi la metà del totale, per scendere al 32,3% nel periodo giugno-settembre e al 27% tra ottobre e dicembre. In calo rispetto al dato generale anche il Piemonte, che aveva l'11,9% dei decessi nella prima fase, per poi calare al 9,2% in estate e al 6,7% nella seconda ondata. Viceversa, le regioni del Centro-Sud hanno visto in autunno un incremento del numero delle vittime: il Lazio è passato dal 2,4% della prima ondata al 7,9% della seconda, la Toscana dal 3% al 6,4. Peggio la Sicilia, passata dallo 0,9% al 6,2% del totale, e la Campania, dall'1,4% all'8,3%.