Attualità

Coronavirus. Nuovo piano vaccinale, si parte dai luoghi di lavoro

Daniela Fassini giovedì 11 marzo 2021

Somministrazione dei vaccini anti-covid presso l'hub della Croce Rossa alla stazione Termini a Roma

Dopo ritardi e drastiche riduzioni di dosi da parte di Big Pharma, ieri, a sorpresa, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato l’arrivo di nuove fiale. «Per affrontare le varianti aggressive del virus e per migliorare la situazione nei punti critici, è necessaria un’azione rapida e decisa – ha sottolineato – Sono lieta di annunciare oggi un accordo con BioNTech-Pfizer, che offrirà agli Stati membri di mettere a disposizione un totale di 4 milioni di dosi di vaccini entro la fine di marzo che verranno fornite in aggiunta alle consegne già previste».

«Ciò aiuterà gli Stati membri – ha aggiunto – nei loro sforzi per tenere sotto controllo la diffusione di nuove varianti». Per l’Italia, il nuovo accordo si traduce in altre 532mila dosi in consegna entro la fine del mese.

Nuova "manna", quindi, che arriva proprio il giorno dopo la polemica sull’ennesima annunciata (e poi ritirata) riduzione di dosi da parte di Johnson&Johnson, il cui vaccino sarà autorizzato proprio oggi dall’Agenzia europea del farmaco, Ema. Se infatti Stati Uniti e Gran Bretagna si sono mossi per tempo e ora possono addirittura pensare di iniziare a riaprire le attività, non altrettanto avviene in Europa.

E ad accendere nuove polemiche, ieri, è giunta anche la notizia secondo cui l’Europa avrebbe esportato 34 milioni di dosi di vaccini anti-Covid verso altri Paesi inclusi 9,1 milioni al Regno Unito, 954 mila agli Stati Uniti e 3,9 milioni al Canada.

In Italia, intanto prosegue, con alti e bassi - e a seconda della Regione – la somministrazione delle dosi. Mentre il Lazio conferma di aver vaccinato il 10% della sua popolazione, fra personale sanitario, over 80, forze dell’ordine, insegnanti e superfragili, in Lombardia è sempre corsa a ostacoli. Con ultra 80enni ancora in attesa di ricevere la convocazione per la prima dose. E proprio in Lazio e Sicilia, oggi partirà la campagna per gli over 70 anni.

Con le ultime dosi Pfizer annunciate dalla Commissione Ue, le garanzie fornite da Johnson&Johnson che assegnerà 6,5 milioni di dosi dall’8 marzo al 3 aprile e con le 7,2 milioni di dosi già distribuite siamo a circa 15milioni di fiale solo nel primo trimestre che si traducono in 3milioni e mezzo di persone vaccinate con due dosi e 6,5 con la monodose Jansen. Nel secondo trimestre, poi, in Italia si registrerà un netto incremento delle dosi disponibili, per un ammontare complessivo di oltre 36,8 milioni di dosi per Pfizer, AstraZeneca e Moderna.

E proprio a fronte di questo netto e importante incremento nella consegna dei vaccini che il governo Draghi presenterà entro il fine settimana il nuovo piano vaccinale. L’occasione sarà data dalla visita del presidente del Consiglio, domani, all’hub per le vaccinazioni di Fiumicino anche se ieri sono uscite alcune bozze, che riguardano, fra le altre le somministrazioni in ambienti di lavoro. Per la vaccinazione di massa sono previste le iniziezioni nelle stesse strutture degli ambienti di lavoro. Saranno le aziende, eventualmente, a poterne fare richiesta.