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Covid. Oggi 14.078 nuovi casi e 521 morti. Rallentano le vaccinazioni

giovedì 21 gennaio 2021

Oggi si registrano 14.078 nuovi casi di positivi al Covid e 521 morti.

Rapporto Gimbe: senza zone rosse i contagi risaliranno​

Nella settimana 13-19 gennaio 2021, rispetto alla precedente, si riducono del 20% i nuovi casi di Covid-19 (97.335 rispetto a 121.644). Sul fronte ospedaliero, si riducono del 4,3% i ricoverati con sintomi (22.699 rispetto a 23.712) e del 5,7% le terapie intensive (2.487 rispetto a 2.636). Calo che si riflette anche nei decessi (3.338 rispetto a 3.490, pari a -4,4%). È quanto emerge dal nuovo bollettino della Fondazione Gimbe, che sottolinea come "grazie alla serrata di Natale si riduce l'incremento percentuale dei casi in quasi tutte le Regioni".

Nonostante il calo delle ospedalizzazioni, l'occupazione da parte di pazienti Covid continua a superare in 7 Regioni la soglia del 40% dei posti letto in area medica e in 11 Regioni la soglia del 30% delle terapie intensive. Rispetto all'attività di testing, invece, dal 15 gennaio il bollettino del ministero della Salute include anche i tamponi antigenici rapidi. In tal senso, il crollo del rapporto positivi/persone testate (19,8% rispetto 29,5%) sottolinea Gimbe, "è di difficile interpretazione e non confrontabile con la settimana precedente,
dove il calcolo era effettuato solo sui tamponi molecolari".

"Dopo due settimane di lenta risalita di tutte le curve che riflettevano gli allentamenti pre-natalizi - afferma Nino Cartabellotta, presidente Gimbe - si osserva una riduzione dei nuovi casi grazie agli effetti del Decreto Natale, che nei primi giorni ha colorato di rosso l'intero Paese". Pertanto, conclude, "bisogna prendere definitivamente atto che solo le zone rosse, come quelle imposte dal Decreto Natale, sono la vera arma per
piegare la curva del contagio, destinata a risalire nelle prossime settimane per le minori restrizioni nelle Regioni arancioni e gialle, la riapertura delle scuole e il potenziale impatto delle nuove varianti".

Le regioni​

Il Lazio da oggi sospende la somministrazione della prima dose e si concentra solo sui richiami. È quanto si apprende dalla Regione Lazio. La decisione è stata presa a fronte dei tagli annunciati dalla Pfizer "per questa e la prossima settimana". La sospensione della prima dose per ora sarà per quattro giorni massimo "per mettere in sicurezza tutti i richiami".

In Lombardia ieri sono stati eseguite 8.918 vaccinazioni anticovid, un numero superiore al giorno precedente ma comunque ben inferiore alle oltre diecimila dei giorni scorsi. Il motivo sono i ritardi delle consegne da parte di Pfizer che, ha costretto a modificare la programmazione rallentando le prime dosi per garantire a tutti il richiamo. I ritardi nelle consegne di Pfizer sposteranno la fine della prima fase dal 28 febbraio all'11marzo". Di conseguenza slitterà l'inizio della campagna per le vaccinazione anti Covid agli ottantenni e ai cronici, anche se la Regione conta sull'arrivo di 11mila dosi di vaccini Modernaentro la settimana prossima. Per quanto riguarda invece le dosi Pfizer, a causa dei ritardi "la Lombardia - hanno spiegato dalla Regione - avrà 20.000 dosi in meno che diventeranno 25.000 la prossima e nessuna certezza su cosa succederà nelle prossime". Intanto sono 2.234 i nuovi positivi al Covid e 55 i decessi registrati in Lombardia nelle ultime 24 ore.

In Piemonte la vaccinazione contro il Covid prosegue come da programma. Le dosi in meno ricevute sono state infatti compensate con un meccanismo di ridistribuzione tra aziende sanitarie, che oggi stanno
incontrando l'Unità di crisi regionale per un aggiornamento della pianificazione. Rispetto alle 50 mila previste, la prossima settimana Pfizer consegnerà soltanto 32.760 dosi.

Nelle ultime 24 ore in Puglia ci sono stati 26 decessi per Covid-19, mentre 11.524 test eseguiti sono stati registrati 1.275 casi positivi (con una incidenza dell'11,06%): 478 sono in provincia di Bari, 294 in provincia
di Foggia, 207 in provincia di Taranto,138 in provincia di Lecce, 92 nella provincia BAT, 63 in provincia di Brindisi, 4 residenti fuori regione e un caso di provincia di residenza non nota è stato riclassificato e attribuito.

Altri nove morti per il Covid in Umbria nell'ultimo giorno, 723 dall'inizio della pandemia, secondo quanto riporta il sito della Regione. I nuovi positivi accertati sono stati 286, 33.185, e i guariti 161, 27.741, con gli attualmente positivi ora 4.721, 116 più di ieri. Nell'ultimo giorno sono stati analizzati 3.332 tamponi, 560.286, con un tasso di positività in crescita all'8,5 per cento rispetto al 7,7 di ieri.

Prosegue regolarmente il programma di vaccinazione per il Covid in Umbria dove è stata completata la somministrazione della prima dose Pfizer al personale sanitario e socio-sanitario degli ospedali e delle altre
strutture previste dal piano ministeriale. Lo ha detto il vice commissario per l'emergenza Massimo D'Angelo. "La seconda dose - ha spiegato D'Angelo - è stata già inoculata ad 85 operatori, quelli che avevano ricevuto la prima in occasione del Vaccine day del 27 dicembre e agli altri previsti dal programma. Entro i primi giorni di febbraio la riceveranno anche tutti gli altri".

La costituzione di un Fondo ristori per gli operatori economici del settore del turismo invernale legato alle stazioni sciistiche e ulteriori interventi una tantum a compensazione del mancato reddito per i lavoratori del
medesimo settore: sono i due punti contenuti nella proposta condivisa dalle Regioni - su input della Lombardia - per i ristori nel settore dello sci. Sulla base delle stime effettuate, i due interventi - da inserire nel decreto legge "ristori-, richiedono complessivamente uno stanziamento pari a 4,5 miliardi di euro.

All'estero

Calano ma restano oltre quota mille i morti censiti per Covid nelle 24 ore nel Regno Unito, dal record di 1820 di ieri a 1290 secondo i dati diffusi a margine di un briefing di aggiornamento affidato oggi a Downing Street alla ministra dell'Interno, Priti Patel. Il Paese, alle prese con una variante più aggressiva del virus che il lockdown nazionale sta solo lentamente frenando, si assesta a 37.892 casi giornalieri, su 640.000 test. In positivo si segnalano un inizio di calo generalizzato di nuovi contagi e un incremento delle vaccinazioni a 200 somministrazioni al minuto, con la prima dose già garantita ai 2/3 degli over 80 del Regno.

Le nuove infezioni da coronavirus riportate nelle ultime 24 ore in Germania, secondo il bollettino di stamani, sono 20.398 e le vittime 1.013. Ma la situazione migliora, stando ai dati del Robert Koch Institut, che oggi ha segnalato un'incidenza sui 7 giorni di 119 nuovi contagi su 100 mila abitanti, la più bassa dal 1° novembre. Cala anche il numero dei pazienti in terapia intensiva. In conferenza stampa la cancelliera Angela Merkel ha rilevato che gli sforzi del lockdown valgono la pena, sottolineando però che resta la preoccupazione per la possibile diffusione della cosiddetta variante inglese.

In Cina le autorità delle città cinesi di Shijiazhuang e Tonghua e quelle del distretto di Daxing della capitale Pechino hanno avviato ieri un nuovo ciclo di tamponi molecolari di massa nel tentativo di contenere l'ultima ondata di Covid-19. A Shijiazhuang sono stati inviati 3.470 operatori sanitari provenienti da tutta la Cina. Le autorità di Tonghua hanno sospeso i servizi ferroviari, i voli, le corse degli autobus a lunga percorrenza e dei taxi, mentre alle auto private è stato vietato l'ingresso o l'uscita dalla città. Ieri, il distretto di Daxing a Pechino ha emesso una nota che vieta a tutte le persone del distretto di lasciare la capitale.

L'ex attivista ed esponente di spicco del governo del Sudafrica, Jackson Mthembu, è morto per complicazioni legate alla malattia Covid-19, come ha annunciato oggi il presidente Cyril Ramaphosa sul sito web del governo. Aveva 62 anni. Mthembu è stato parlamentare e membro di lungo corso del partito
di governo African national congress (Anc), facendo una carriera che lo ha portato a diventare il braccio destro di Ramaphosa.