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TRAGEDIA DEL GIGLIO. Schettino: «Si inclinava, scesi» Ritrovato un altro corpo: 16 morti

martedì 24 gennaio 2012
"Quando ho capito che la nave si stava inclinando ho preso e sono sceso". Lo ha detto il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino mentre veniva intercettato nella caserma dei carabinieri di Orbetello il 14 gennaio scorso, dopo il naufragio all'Isola del Giglio. Schettino ne stava parlando al telefono.RITROVATO CADAVERE DI DONNAIl corpo di una persona è stato trovato dai sommozzatori all'interno della Costa Concordia: si tratta della 16a vittima. Il corpo è stato trovato al ponte 3, dove questa mattina i palombari della Marina militare avevano aperto un varco con microcariche esplosive per facilitare l'ingresso dei sommozzatori. Secondo quanto si apprende, il cadavere sarebbe di una donna: una signora anziana, che indossava il giubbotto salvagente. Adesso, dunque, ci sono 16 vittime, di cui 6 (3 donne e 3 uomini) non ancora identificate. I dispersi sono 23.LE RICERCHE SUL PONTE 3,Stamani i palombari del Comsubin - le forze speciali della Marina - hanno aperto un varco al ponte 3 facendo esplodere delle microcariche, per consentire ai sommozzatori di Vigili del fuoco e Guardia di finanza di procedere nella ricerca dei dispersi. Ieri erano stati trovati i cadaveri di due donne al ponte 4, non ancora identificate. La nave da crociera è naufragata a poche decine di metri dalla costa del Giglio dopo aver urtato uno scoglio. A bordo c'erano circa 4.200 persone tra passeggeri ed equipaggio. Sempre ieri Costa Crociere - di proprietà di Carnival - ha smentito che a bordo potessero trovarsi dei lavoratori clandestini, dopo che voci in tal senso si erano rincorse per giorni. Sciolto, inoltre, il mistero della donna ungherese che sarebbe stata sulla nave con un membro dell'equipaggio senza essere registrata: il ministero degli Esteri ungherese ha verificato che si trattava di una notizia priva di fondamento.Intanto si continua a monitorare lo stato del mare. Per il momento i risultati dei test condotti da Arpat e Ispra escludono che sia in atto una forma di inquinamento da idrocarburi o sostanze tossiche. Comunque si monitora in particolare il dissalatore, che fornisce l'acqua potabile all'isola e si trova a poche centinaia di metri dal punto del naufragio.AL VIA IL RECUPERO DEL CARBURANTESono iniziate all'alba le operazioni per il recupero di carburante dalla Costa Concordia. La chiatta allestita per fare da base alle operazioni di recupero delle quasi 2.400 tonnellate di combustibile ha lasciato il porto per venire ormeggiata accanto al Concordia.Poi inizieranno una serie di rilievi subacquei da parte di Smit, la ditta olandese incaricata da Costa di condurre l'operazione di svuotamento. Questa fase preliminare "dovrebbe durare due giorni, forse meno", dice un portavoce della struttura che coordina l'emergenza sull'isola. Il carburante nei 17 serbatoi sarà scaldato attraverso dell'aria calda che passa in una serpentina. Una volta reso più fluido, verrà tirato fuori, mentre nel serbatoio verrà pompata acqua. La durata prevista dell'intera operazione è di 28 giorni.