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Corridoi umanitari. Arrivati a Fiumicino 27 profughi da Lesbo

Vincenzo R. Spagnolo lunedì 1 marzo 2021

I neo arrivati all'aeroporto di Fiumicino

C'era anche Nico, il 17enne afghano di cui Avvenire ha documentato per otto mesi le vicissitudini, sul volo atterrato questa mattina all’aeroporto romano di Fiumicino. Con lui, sono 27 i profughi provenienti dall’isola greca di Lesbo, alcuni dei quali scampati al rogo del famigerato campo di Moria: diversi nuclei familiari, con figli piccoli; una madre con un bimbo con una severa patologia (che andrà a Trieste); un minore accompagnato da sua sorella e altri ancora.

I 27 provengono da Paesi del Medio Oriente, da Afghanistan e Iraq, ma anche dall’Africa. E sono stati individuati come rifugiati da far arrivare in Europa grazie ai corridoi umanitari dalla Comunità di Sant’Egidio, che a settembre del 2020 ha sottoscritto un protocollo col ministero dell'Interno italiano per l'arrivo di 300 richiedenti protezione internazionale dalla Grecia.

Alcuni dei profughi giunti al loro arrivo a Roma - Sant'Egidio

Un atto non reso noto e di cui ieri Avvenire per primo ha dato notizia, raccontando il lieto fine della lunga odissea di Nico, partito a 12 anni da Herat e approdato nel 2019 a Lesbo, dove le autorità greche lo avevano erroneamente registrato come maggiorenne col rischio di una espulsione. Accudito e aiutato ad Atene dai coniugi Bianchini in una casa famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII, ora il ragazzo andrà a Rovereto, in un'altra struttura della comunità. Prima del decollo lui e gli altri 26 profughi hanno effettuato i controlli sanitari, compreso quello relativo al Covid 19, in Grecia. E riscontata la loro idoneità, sono stati accompagnati ad Atene dove con un volo di linea hanno raggiunto l’Italia.

Ora, effettuati gli accertamenti e gli adempimenti burocratici nello scalo romano, a gruppi saranno accompagnati verso le loro destinazioni in luoghi e case della rete della comunità di Sant’Egidio e di altri enti sparse in tutta Italia, dove saranno assistiti in un percorso di integrazione, che partirà con lo studio della lingua italiana.