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Coronavirus. «Resta il distanziamento anche sui treni». 5 morti nelle ultime 24 ore

Redazione Internet sabato 1 agosto 2020

In Italia 295 nuovi casi e 5 morti nelle ultime 24 ore. Nessun allentamento alle misure di sicurezza su treni e mezzi pubblici. Lo ha affermato il ministro Roberto Speranza, che ha firmato l'ordinanza per confermare l'obbligo del distanziamento. Istituto Superiore di sanità e il Ministero della Salute avvertono: "Trasmissione del virus diffusa e tendenza in aumento".

"È giusto che sui treni restino in vigore le regole di sicurezza applicate finora. Non possiamo permetterci di abbassare il livello di attenzione e cautela. Per questo ho firmato una nuova ordinanza che ribadisce che in tutti i luoghi chiusi aperti al pubblico, compresi i mezzi di trasporto, è e resta obbligatorio sia il distanziamento di almeno un metro che l'obbligo delle mascherine" ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza.

"Questi sono i due principi essenziali che, assieme al lavaggio frequente delle mani, dobbiamo conservare nella fase di convivenza con il virus", sottolinea.

Nel frattempo le ferrovie sul proprio sito FsNews riportano che "sulle Frecce e gli Intercity resta il distanziamento e il limite del 50% di posti da occupare a scacchiera". "Trenitalia, su ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza - prosegue la nota - ha infatti sospeso l'applicazione delle misure previste dal Dpcm dello scorso 14 luglio che, in presenza di condizioni espressamente stabilite, prevedeva la deroga al distanziamento sociale a bordo dei treni Av e a media e lunga percorrenza".






Sono 295 i contagi da Covid nelle ultime 24 ore in Italia, in calo rispetto a ieri (il dato precedente è di 379). Secondo i dati del ministero della Salute sono 5 le nuove vittime (ieri erano state 9). I tamponi effettuati sono stati 60.383, in calo di circa 8mila rispetto a ieri. I nuovi casi si registrano soprattutto in Emilia Romagna (+56), Lombardia (+55) e Veneto (+46). Le uniche regioni senza nuovi contagi sono Valle d'Aosta e Basilicata, oltre al territorio della Provincia Autonoma di Trento.