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Coronavirus. Governo stanzia 7,5 miliardi. Allo studio voucher per babysitter e congedi

Redazione romana giovedì 5 marzo 2020

«Abbiamo stanziato 7,5 miliardi a sostegno delle famiglie e delle imprese che stanno affrontando quest'emergenza». Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi. «Sono misure straordinarie e urgenti», aggiunge. Lo stanziamento straordinario deciso in Consiglio dei ministri, a disposizione per il prossimo decreto sul Coronavirus, può dunque contare su «risorse significative che ci consentono di fare fronte alle esigenze immediate» dell'emergenza, sostiene il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri a Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri, ricordando che il nuovo decreto «non esaurisce gli interventi necessari: il governo è al lavoro per accelerare lo sblocco degli investimenti e il sostegno alla crescita». Il Governo ha anche deciso il rinvio del referendum previsto per il 29 marzo «allo scopo di assicurare a tutti i soggetti politici una campagna elettorale efficace e ai cittadini un'informazione adeguata», come ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà.

Lo scostamento dall'indebitamento per il nuovo decreto sul Coronavirus, spiega ancora Gualtieri, sarà di «7,5 miliardi di euro in termini di saldo netto da finanziare: tecnicamente sono 6,35 miliardi in termini di indebitamento». Il ministro dell'Economia annuncia che «è già partita la lettera che informa» l'Ue «di questo scostamento, siamo in costante contatto e da questo punto di vista non esiste alcun problema», nemmeno sulla «piena sostenibilità per la finanza pubblica di queste misure». Gualtieri spiega anche che «la moratoria dei crediti alle imprese sarà sostenuta da un sistema di garanzie», confermando che nel pacchetto di interventi che entrerà nel prossimo decreto per contrastare gli effetti del Coronavirus ci saranno anche «misure di sostegno alle aziende dei territori e dei settori fuori dai territori più colpiti, che subiscono l'impatto sia delle misure di contenimento del virus sia delle sue conseguenze dirette e indirette sull'economia». Gualtieri assicura che il governo sta lavorando «anche sul fronte internazionale per definire una risposta concertata e coordinata a livello europeo, che utilizzi anche la leva fiscale dello stimolo di bilancio per rispondere in modo adeguato alle conseguenze economiche di questa emergenza».

Dal ministro dell'Economia infine un appello all'opposizione: «Siamo consapevoli che la prima misura di sostegno all'economia è l'efficacia del contenimento del virus, questo richiede un grande clima di unità, di cooperazione, di collaborazione del Paese. Noi ascolteremo tutti per la preparazione del decreto e ci aspettiamo un sostegno molto largo in Parlamento per questa richiesta di scostamento».

Più diretto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: «Non si può dire che il presidente del Consiglio è un criminale nel bel mezzo di un Cdm che stanzia 7,5 miliardi di euro. Di certo non si è patrioti facendo così». E «chiunque va all'estero a sciacallare danneggia l'immagine dell'Italia», dice il titolare della Farnesina. Il riferimento è Giorgia Meloni di Fdi che a La7 stamattina ha detto, premettendo di «non voler fare polemica su questo tema», che «Conte ha delle responsabilità gravissime: ha avuto un atteggiamento criminale verso l'Italia» parlando di «una falla nel sistema sanitario» di una regione. Ma anche Matteo Salvini della Lega che sul quotidiano El Pais ha definito Conte «non in grado di gestire la normalità né tanto meno l'emergenza».

Tra le misure straordinarie allo studio del governo c'è anche la possibilità di sostegno alle famiglie per i costi delle baby sitter con i voucher, proposte per le quali sono in corso valutazioni economiche. L'annuncio è della ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti, che parla anche dell'ipotesi di congedi straordinari per i genitori. «Potremmo riattivare il voucher babysitter che non siamo riusciti a inserire in finanziaria», annuncia la ministra Bonetti a Radio Capital. «Accanto alla chiusura delle scuole - spiega - vanno messe risorse economiche per aiutare le famiglie nella cura dei figli, ad esempio per sostenere i costi delle babysitter». Inoltre, come governo «prevediamo anche l'utilizzo straordinario dello smartworking, e dove non fosse possibile che uno dei due genitori possa restare a casa con congedi straordinari. E penseremo a uno strumento anche per gli autonomi».

La campagna del Ministero della Salute sulle precauzioni da prendere contro il Coronavirus - .

«Non si può pensare che le persone - afferma la ministra - stiano a casa mettendosi in ferie o utilizzando permessi non retribuiti. Accanto alle misure per il rilancio economico, bisogna dare alle famiglie la possibilità di vivere questo momento con normalità». Per la ministra della Famiglia «anche i nonni che sono così preziosi nel welfare della nostra società, oggi vanno tutelati, quindi dare anche la possibilità di evitare troppo contagio tra i bambini e i nonni, con congedi straordinari per i genitori. Sono misure che si dovranno attivare fin da ora». Sulla sostenibilità economica delle misure spiega che «all'Europa sono stati chiesti fondi e la spesa che serve deve essere messa in campo per sostenere le famiglie». Per la ministra per le Pari opportunità dunque «ora è il momento delle risposte. Non si tratta di fare annunci ma di adottare le misure più efficaci. Ci sono già delle famiglie che stanno facendo i conti da tempo con misure restrittive».

Polemico il commento di Forza Italia: «Il ministro Bonetti scopre con colpevole ritardo il sistema dei voucher. Se avesse seguito i lavori parlamentari - dichiarano in una nota congiunta i senatori forzisti - si sarebbe facilmente accorta che Forza Italia ha presentato un emendamento al decreto sul cuneo fiscale per reintrodurre subito questo strumento, utilissimo per dare lavoro temporaneo ma regolare, evitando così di alimentare il sommerso. Emendamento che però la maggioranza ha sonoramente bocciato. Oggi il ministro della Famiglia lancia, quindi, una proposta che è sempre stata nostra. Non è mai troppo tardi e se finalmente il governo si muovesse in tal senso sarebbe comunque una vittoria per tutti, soprattutto per le famiglie e i lavoratori».