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Roma. Conte: «Cura da cavallo per l'Italia». Renzi propone un patto per le riforme

Redazione Romana mercoledì 19 febbraio 2020

Matteo Renzi si è presentato in tv a Porta a Porta e ha mantenuto toni alti contro la posizione del governo Conte sulla prescrizione. «Se entro Pasqua non si troverà un accordo sulla prescrizione presenterete la sfiducia a Bonafede?», gli ha domandato Bruno Vespa. E l'ex premier ha risposto: «Penso proprio che andrà così. Ma spero che ci sia buon senso e si arrivi a un accordo». Ma soprattutto per uscire da questa situazione di stallo ha lanciato "un appello" a tutte le forze politiche: «Portiamo il sistema del sindaco d'Italia a livello nazionale. Per me la soluzione è l'elezione diretta del presidente del Consiglio». Sul come arrivarci, il senatore di Rignano ha detto: «Ci sono due modelli diversi, il primo come quello che avevamo fatto con il patto del Nazareno, un patto istituzionale. C'è un governo istituzionale e un patto con tutti gli altri. L'altra ipotesi è come quello Maccanico che poi non vide la luce. Che sia il governo stesso a essere istituzionale». L'atteso intervento di Renzi è arrivato al termine di una giornata in cui, invece, il capo del governo, Giuseppe Conte, aveva spostato l'attenzione sui temi economici.

«Mi prenderò qualche giorno per poi lanciare una cura da cavallo per il sistema Italia. Siamo in emergenza, e dobbiamo tutti lavorare, ciascuno chiaramente per le responsabilità che si assume in base al ruolo che ha. Dobbiamo ragionare come fossimo in emergenza, così riusciamo a coordinarci al meglio», aveva detto, infatti, ai cronisti il premier mentre lasciava il Senato, auspicando un'azione per scongiurare che il Paese resti «fanalino di coda» in Europa per la crescita; azione alla quale devono «contribuire tutti», maggioranza e opposizione, nel rispetto dei loro ruoli. È quello che ha in mente il presidente del Consiglio stando a quanto ha affermato dopo il dibattito in vista del Consiglio europeo sul bilancio 2021-27 di giovedì 20 febbraio, nel quale ha incassato il "lasciapassare" di Matteo Renzi a trattare in Ue.

L'appello del premier è arrivato dopo giorni di alta tensione con Iv e si spiega su un fronte principalmente economico. A chi gli ha chiesto se conta di andare in Parlamento per procedere a una verifica sui numeri della maggioranza, chiedendo la fiducia, Conte ha risposto netto: «I titoli dei giornali non mi appassionano, come avrete capito. Siamo concentrati ... è stato molto proficuo il clima che si è verificato sui tavoli di lavoro per il confronto delle forze di maggioranza».

Intanto, dall'opposizione, Matteo Salvini ha respinto già la proposta "renziana" prima ancora che sia fatta: «L'unico governo possibile è quello che devono scegliere gli italiani. L'elezione diretta del presidente non deve essere una scusa per tirare a campare».