Attualità

Osservatorio salute. I disabili? Sempre più anziani e troppo soli

giovedì 30 novembre 2017

Poche luci e molte ombre nel rapporto per la Giornata nazionale delle persone con disabilità

L’Italia è in forte ritardo nell’inclusione sociale delle persone con disabilità: pochi i servizi e le forme di assistenza strutturata, il cui onere ricade sulle famiglie sempre piùin difficoltà. Domenica si celebra la Giornata internazionale delle Persone con disabilità e gli esperti dell’Osservatorio nazionale della Salute nelle Regioni Italiane (con sede presso l’Università Cattolica di Roma), fanno il punto: sono quasi 4 milioni e mezzo le persone con disabilità nel nostro Paese - la maggior parte con età sopra i 65 anni e abitante al Sud - e oltre un terzo vive da solo (il 42% per gli ultrasessantacinquenni), quindi con maggior rischio di vulnerabilità. Una persona su cinque ha gravi difficoltà in almeno un’attività quotidiana e solo un anziano su dieci è autonomo nella cura personale. Inoltre i disabili hanno un livello di istruzione mediamente più basso e accedono di meno al lavoro rispetto alla popolazione generale (soprattutto le donne). Troppo bassa inoltre, rispetto ad altri Paesi Ue, la quota di Pil destinata a politiche per la disabilità: la spesa pro-capite, a parità di potere d’acquisto, in Italia è di 461 euro annui, che ci colloca a metà della graduatoria europea. Un quadro che mette in luce numerose criticità e una sostanziale mancata applicazione della legge 104 del 1992, il cui obiettivo era l’inclusione sociale delle persone con disabilità.