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Catania. Violenza di gruppo su una ragazzina di 13 anni, sette fermati

Red. Interni sabato 3 febbraio 2024

I carabinieri all'ingresso di villa Bellini

Una tredicenne è stata violentata nei giardini comunali della centrale Villa Bellini a Catania da sette persone. Secondo quanto si è appreso le Procure distrettuale e dei minorenni hanno già disposto e fatto eseguire dai Carabinieri il fermo dei sospettati. Sarebbero tutti egiziani, di cui tre minorenni. L’ultimo componente del branco, uno dei tre minori, si era reso irreperibile; è stato catturato nelle ultime ore mentre era in procinto di recuperare i propri effetti personali per poi fuggire dalla comunità dove alloggiava.

La vicenda è avvenuta nel tardo pomeriggio di martedì scorso 30 gennaio. La tredicenne era in compagnia del fidanzato quando è sopraggiunto il branco che li ha aggrediti, bloccando e minacciando il ragazzo; la vittima è stata stuprata nei bagni pubblici del parco da due aggressori, sotto lo sguardo degli altri cinque. A prestare soccorso sono stati poi alcuni passanti della trafficata e centralissima via Etnea, che hanno trovato la coppia in lacrime e sotto choc. A fare avviare le indagini dei Carabinieri sono stati i due fidanzati che hanno sporto denuncia, descrivendo gli aggressori. Uno degli indagati ha poi deciso di collaborare, fornendo le indicazioni sul resto del branco. Le Procure hanno anche disposto accertamenti sui telefoni cellulari sequestrati; si cercano contatti ed eventuali video nei loro smartphone e per accertare a quale cella telefonica erano agganciati, quando è avvenuta l’aggressione.

La notizia della violenza è arrivata nei giorni in cui a Catania si sta per festeggiare la Patrona della città, sant’Agata (4 febbraio), suscitando scalpore e sconcerto. “È gravissimo, e il fatto che sia avvenuto in una zona così centrale della città, ci lascia ancor maggiormente frustrati - ha affermato il vicesindaco Paolo La Greca -. Non c’è dubbio che c'è una convivenza complessa che dobbiamo pian piano abituarci ad avere. Queste tragedie purtroppo si confermano nell'idea che la donna possa essere esclusivamente considerata un oggetto dei desideri maschili, e questo atterrisce ancor più”. La città, ha aggiunto, “sta facendo uno sforzo notevole sulla sicurezza e quella della Questura è una azione molto attenta quanto più è possibile sul territorio. Bisogna continuare così, senza deflettere un attimo”.