Attualità

Televisione. Canone Rai in bolletta, scoppia la protesta

Cinzia Arena venerdì 21 novembre 2014
Molti lo contestano, in pochi lo pagano. Adesso il governo, nel mare magnum dei provvedimenti inseriti nella legge di stabilità, tira fuori dal cilindro una misura estrema (già tentata senza successo in passato) per far pagare a tutti il canone Rai: inserirlo nella bolletta della luce rendendolo quindi obbligatorio, con la "speranza" di uno sconto e l'ipotesi di "investire" in interventi a sostegno anche emittenti televisive in difficoltà. L'ipotesi del canone in bolletta è stata già bocciata ad aprile scorso dall'Autorità per l'energia che la definitì impropria, ma il governo Renzi spera di vincere questa battaglia contro l'evasione che ammonterebbe a 650 milioni di euro. L'emendamento alla legge di stabilità con la riforma del canone dovrebbe venire presentato in Senato entro un paio di settimane. Secondo le prime indiscrezioni dovrebbe essere pagato con la bolletta elettrica o comunque arrivare con un bollettino annuale ai titolari di un'utenza. Solo due le fasce di reddito previste: sotto i 7.500 euro di reddito si ipotizza un'esenzione totale mentre per tutti gli altri l'esborso sarebbe tra i 60 e gli 80 euro (contro i 113 del canone del 2013). In media, spiegano fonti vicine al governo, il canone italiano diventerebbe così uno dei più bassi in Europa. Ma non è ancora chiaro se bisognerà pagarlo per ogni casa di proprietà.A spiegare le intenzioni del governo è stato il viceministro dell'Economia Enrico Morando giovedì in commissione Bilancio, precisando che probabilmente non si farà in tempo ad inserire la misura nel passaggio del provvedimento alla Camera, ma al Senato. A Montecitorio, potrebbe invece arrivare un primo intervento sulle emittenti locali. Le due questioni sono connesse poichè, a quanto si apprende da fonti governative, l'intenzione del Ministero del'Economia sarebbe di abbassare il canone Rai e metterlo in bolletta, al fine di contrastare l'evasione fiscale, e con il ricavato finanziare le tv locali. Il governo, ha detto Morando, "sta cercando di adottare per il problema delle emittenti locali una soluzione di tipo strutturale anche connessa al cambio della struttura del canone Rai". Ma l'idea del canone "obbligatorio" non riscuote consensi tra i partiti. Sulle barricate è salita da subito la Lega, cavalcando (anche in vista delle imminenti elezioni regionali di domenica) il malcontento degli italiani e proponendo l'abolizione del canone. "Il canone Rai da pagare con la bolletta della luce è una vergogna. Costringere gli italiani a pagare anche se non hanno la tv in casa è una vergogna assoluta. Faremo ricorso ovunque, anche in Europa perché non è possibile tartassare gli italiani" ha detto il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, a "La telefonata di Belpietro" su Canale 5.  Contrario anche il Nuovo centrodestra: "Per il canone Rai sarebbe più opportuna una imposta progressiva collegata all'Irpef in modo da commisurarlo alle condizioni economiche di chi ne usufruisce". A dirlo sono i deputati del Nuovo Centrodestra Vincenzo Garofalo, Nino Minardo e Vincenzo Piso. "L'ipotesi di inserire il canone nella bolletta elettrica - concludono i deputati - è una stortura di sistema. Non si può caricare una tassa su tariffa e le aziende elettriche non possono fare da esattori per lo Stato: ci sarebbe una sovrapposizione di competenze inaccettabile". "Sono assolutamente contrario. C'è un evidente problema di legittimità e c'è una grande complicazione burocratica, oltre a costi pesantissimi per le aziende" spiega il presidente di Assoelettrica, Chicco Testa, rispetto all'ipotesi di far pagare il canone Rai insieme alla bolletta della luce. Il manager riassume la sua posizione con una domanda semplice: "cosa succede se un utente non paga il canone Rai, gli viene automaticamente staccata l'elettricità?". Sul piede di guerra anche le associazioni di consumatori che minacciano ricorsi.