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LEGA. Pontida, la sfida di Bossi: quattro ministeri al Nord

sabato 18 giugno 2011
«Domani a Pontida chiederemo quattro ministeri: uno a Milano, quello del Lavoro, e tre a Monza,quelli di Calderoli, Bossi e Tremonti». Ad annunciarlo il ministro per le Riforme, Umberto Bossi, intervenuto questa sera a Bergamo alla presentazione della nuova sede della Scuola superiore della magistratura. Nel corso del suo intervento, Bossi è tornato a parlare del decentramento dei ministeri, sottolineando come quello del Lavoro debba per forze essere in Lombardia perché, ha sottolineato, «chi è che lavora di più se non i lombardi? Qui ci sono le imprese che ragionano in maniera diversa». Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti sono d'accordo a trasferire tre ministeri a Monza, ha garantito Umberto Bossi. «Non è pace: è solo portare fuori da Roma un po' di ministeri: servono altre cose, come quelle sull'economia». Così Umberto Bossi ha risposto a chi gli chiedeva se con il decentramento dei ministeri si fosse arrivati a una risoluzione delle tensioni all'interno del governo. Pensa a provvedimenti sul fisco? Sì», ha risposto il leader leghista. Bossi non ha voluto rispondere a chi gli chiedeva se «il governo andrà avanti: la tua è una domanda cattiva», si è limitato a replicare.La Lega Nord non si limiterà ad annunciare, da Pontida, il trasferimento di tre ministeri a Monza. Lo hanno garantito Umberto Bossi e Roberto Calderoli, che non hanno voluto svelare il contenuto della grande sorpresa che hanno in serbo per i militanti del "sacro" prato. «Domenica ci saranno altre sorprese», ha spiegato il leader del Carroccio, al termine della presentazione della nuova sede della Scuola superiore della magistratura. LE REAZIONI«I ministeri non si muoveranno da Roma: da domani saremo al lavoro per raccogliere le firme contro lo spostamento dei dicasteri. Allestiremo gazebo in tutto il Lazio per fermare questo arrogante affronto alla Capitale. Bisogna dire basta a queste proposte inutili e dannose per i lavoratori e tornare a occuparci dei problemi seri del Paese». Lo ha detto in una nota il presidente della Regione Lazio Renata Polverini.Il ministro della Giustizia Angelino Alfano rispondendo a una domanda sulla richiesta di Umberto Bossi di quattro ministeri in Lombardia spiega che dovranno essere sedi di rappresentanza. «Abbiamo già detto con Berlusconi qual è la nostra opinione, perché alcune sedi di rappresentanza - afferma Alfano - le avevano già concordate e non mi pare che da questo punto di vista ci fossero grandi problemi».Si sente sotto assedio, ma non molla. Alla vigilia di Pontida Silvio Berlusconi è convinto di farcela anche stavolta, peché la gente è dalla sua parte e ci sono i numeri in Parlamento per passare indenne un eventuale voto di fiducia sulle verifica. In privato non nasconde la sua preoccupazione per gli ultimi sviluppi delll'inchiesta P4 e invita tutti a stare uniti, confermando la piena fiducia al suo braccio destro Gianni Letta. È sempre più convinto che ci sia una strategia politica precisa per sostituirlo a palazzo Chigi, ma di certo, spiegano nel Pdl, non pensa assolutamente di fare un passo indietro e continua a vedere rosso quando gli parlano di voto anticipato.Per ora, il Cavaliere preferisce mantenere la consegna del silenzio e avrebbe detto ai suoi di non replicare per non alimentare nuove polemiche in attesa del discorso di domani del Senatur (non si esclude però che possa far sentire la sua voce pubblicamente dopo il raduno padano). Di certo, riferiscono fonti parlamentari della maggioranza, su un punto il presidente del Consiglio non transige: nessuno pensi a strappi e forzature, perchè non c'è alternativa a questa maggioranza.Berlusconi confida nel buon senso del suo migliore alleato e ascolterà con attenzione le sue condizioni politiche, ma, raccontano, non accetterà diktat quando in un momento delicato come questo si impone unità e senso di responsabilita». «Capiamo i toni di Bossi per Pontida, ma le sue richiste siano fattibili», riferisce un'autorevole fonte pidiellina.