Attualità

Verso il voto. Bologna, le nostre domande ai candidati

Caterina Dall'Olio sabato 18 giugno 2016
L’universo della Sinistra serra le fila a Bologna. Un vasto blocco sociale che va dall’Anpi fino alla Cisl, passando per la Lega delle Cooperative e la Cgil, la Fiom e i pensionati dello Spi, l’Arci e le associazioni Lgbt, oltre ad associazioni sportive come Aics e partiti quasi scomparsi come Verdi e Socialisti fanno colonna unita contro lo spettro sempre più consistente della Lega Nord alla guida della città 'rossa'. La candidata del Carroccio, dal canto suo, mostra sicurezza nelle interviste e nei dibattiti televisivi di questi giorni, convinta che un 'cambio d’aria', a Bologna, sia realizzabile, un po’ come successe nel 1999 quando, per la prima volta nella storia della Repubblica, il capoluogo emiliano venne espugnato dall’indipendente Giorgio Guazzaloca, appoggiato dai maggiori partiti della Destra. Ne è convinto anche Matteo Salvini che ieri è venuto a chiudere la campagna elettorale sotto le Due Torri, e non a Milano, come antica consuetudine, garantendo che, in caso di vittoria, la giunta sarà pronta in appena tre giorni e che, a differenza del candidato di centro sinistra che, dopo il fallimento del primo turno, sta tornando sui suoi passi, la candidata della Lega Nord continuerà coerentemente sulla sua strada. MEROLA (Pd): investire su periferie, mobilità e sicurezzaBORGONZONI (Lega): regole per l'integrazione e appalti trasparenti