Attualità

Strategia. Berlusconi non è più Cav. «Resto in campo»

giovedì 20 marzo 2014
Ex Cavaliere. Silvio Berlusconi gioca d'anticipo e con una lettera inviata alla federazione dei Cavaliere del lavoro annuncia l'autosospensione dall'incarico. Una mossa, spiegano i suoi uomini, costata cara all'ex capo del governo che prima di tutto si è sempre considerato un imprenditore: Nonostante sia un imprenditore da oltre 50 anni scelgo di fare un passo indietro prima che sia il mio mondo a mettermi in discussione.   Berlusconi è "amareggiato" spiega il suo consigliere Giovanni Toti, ma per nulla pronto a mettersi da parte: resto in campo, dovranno farsene tutti una ragione, continua a ripetere ai suoi uomini. Ecco perchè appena rientrato a Roma decide di convocare un vertice con lo stato maggiore per partito per parlare delle candidature alle elezioni europee. Di carne al fuoco ce n'è parecchia ma uno dei nodi più delicati pare sia stato sciolto e cioè la possibilità che i parlamentari possano essere candidati nelle liste. Si parla di Raffaele Fitto al Nord così come, ma ancora non è certo perchè al momento l'unico ad essere presente nelle liste pare sia il parlamentare pugliese, di Renato Brunetta nella circoscrizione Nord Est. Casella ancora vuota anche per le Isole mentre sembra certo che al Nord Ovest correrà Giovanni Toti e al Centro Antonio Tajani. Una decisione che certo solleva qualche malumore tra gli altri parlamentati che avrebbero voluto correre nelle elezioni di maggio. A precisare che nessuna decisione è stata presa in merito ai capilista è una nota dello stesso ufficio stampa azzurro. Sui capilista è ancora tutto da decidere perchè se l'intenzione è quella di continuare con la battaglia su Silvio Berlusconi, l'altra ipotesi è quella che a correre possa essere una delle figlie del Cavaliere Barbara o Marina. Un notizia che ciclicamente torna sotto i riflettori con l'ex premier però pronto a mettere le mani avanti dicendosi contrario all'idea che uno dei suoi familiari scenda in politica: gli verrebbe riservato il mio stesso trattamento - è il ragionamento fatto - non lo posso permettere. Nessun problema invece per quanto riguarda il simbolo con il nome di Berlusconi. L'ipotesi che non possa essere presentato non è praticabile. Semmai uno dei punti su cui si ragiona è che la gente possa scrivere sulla lista il nome di Berlusconi, che non è candidato, con il rischio di invalidare la scheda: ma anche in questo caso, se l'errore fosse di molte persone- si spiega- è possibile fare ricorso per evitare che la scheda venga annullata e si perda il voto di lista. Anche la strategia che il Cavaliere metterà in campo per le elezioni europee è tutta da decidere: incombe infatti la data del 10 aprile, giorno in cui il tribunale di Milano deciderà se mandare l'ex Cav ai servizi sociali oppure agli arresti domiciliari. Nel partito non fanno previsioni anche se la 'mossa' di doversi dimettere da Cavaliere è stata interpreatata da diversi come il segno che per Berlusconi non verranno fatti sconti.