Attualità

Le reazioni. Berlusconi: il leader resto io, poi primarie

mercoledì 28 maggio 2014

Le casse sono vuote, ma la voglia di combattere, ripartendo sul territorio, è quella di sempre. Due giorni dopo la sconfitta alle europee, che ha segnato il minimo storico di Forza Italia precipitata al 16%, Silvio Berlusconi ha riunito il comitato di presidenza del suo partito per decidere il da farsi. Anche se le decisioni le ha già prese tutte lui. "Siamo con l'acqua alla gola, servono soldi". È la richiesta che l'ex cavaliere fa allo stato maggiore del partito parlando della situazione economica di Fi. Quanto invece alla leadership nessun passo indietro per il momento: "Rimango io a guidare il partito. Per favore non parliamo più dei miei figli". Nessuna discesa in campo di Marina o di Barbara insomma, la famiglia non entrerà in politica.

Quanto all'analisi del risultato del voto il leader di Fi ha dato la colpa all'astensionismo, e assicurato che ci sono ampi margini di ripresa. "Ho fatto il possibile" avrebbe detto. Unica colpa, forse, aver detto che Renzi era simpatico. Ma adesso è solo acqua passata. L'importante è ripartire dal territorio. Berlusconi ha accolto la proposta, avanzata da più parti, di primarie di coalizione quando non sarà più lui a guidare il partito. A quanto riferiscono alcuni presenti, Berlusconi ha dato l'incarico a Laura Ravetto di scrivere il regolamento per tenere le primarie a tutti i livelli. La parlamentare azzurra è intervenuta nel corso del comitato di presidenza dicendosi d'accordo con Raffaele Fitto nella richiesta di fare le primarie per tutti. Quanto alle alleanze Berlusconi tiene la porta aperta alla Lega: giovedì mattina terrà una conferenza stampa con Salvini.