Attualità

TERRORISMO. Battisti: «Il figlio di Torregiani colpito dalla pistola del padre»

venerdì 30 gennaio 2009
«Riaffermo la mia condizione di perseguitato politico». Lo scrive Cesare Battisti in una lettera ai giornalisti diffusa oggi dai suoi avvocati. Nella quale dice anche che i responsabili degli omicidi per i quali è stato condannato, sarebbero quattro suoi ex compagni dei Pac. E non solo. Il colpo che ferì e rese invalido il figlio del gioielliere Torregiani, sempre secondo Battisti, sarebbe partito dall'arma del padre del ragazzo. Nella missiva - scritta a mano, in un portoghese contenente vari errori ortografici - l'ex terrorista ringrazia la stampa per l'attenzione che gli sta dedicando e si scusa per non poter concedere interviste a tutti.  «Sono certo - dice rivolto agli "amici giornalisti" - che tutti voi vogliate pubblicare la verità dei fatti. Ma adesso - aggiunge - non mi sento bene per ricevere tutti quelli che mi stanno cercando». Il caso Battisti non deve danneggiare gli «eccellenti rapporti» tra Italia e Brasile. A sottolinearlo è il premier Silvio Berlusconi in una nota diffusa da palazzo Chigi. «Il presidente del Consiglio - si legge nel comunicato - precisa che il caso Battisti non deve danneggiare gli eccellenti ed amichevoli rapporti bilaterali tra Italia e Brasile, in tutti i settori di reciproco interesse». «Berlusconi ha detto giusto», ha commentato il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva. «C'è una decisione sovrana del ministro della Giustizia brasiliano e allo stesso tempo l'Italia ha tutto il diritto di fare ricorso alla giustizia. Quando il potere giudiziario brasiliano prenderà una decisione, qualunque essa sia, non discuteremo più e accetteremo la decisione». Berlusconi assicura anche che farà di tutto per ottenere l'estradizione di Cesare Battisti: «È invece necessario che la questione continui a svilupparsi nel suo alveo naturale, quello giuridico, dove l'Italia - ribadisce il Cavaliere - non lascerà nulladi intentato per ottenere l'estradizione di Battisti nel nostro Paese. È infatti ben noto - conclude il presidente del Consiglio - che in questi giorni il Governo ha effettuato tutti i passi possibili e necessari a tale finalità, anche attraverso, da ultimo, la presentazione di un ricorso alla Corte Suprema brasiliana, di cui siattende con fiducia l'esito».