Attualità

Gioco patologico. Azzardo, a Pavia tavolo lombardo no-slot

martedì 18 novembre 2014
Adottare iniziative comuni contro il gioco d'azzardo: questo l'obiettivo di un incontro, oggi, in Comune a Pavia, definito il primo "Tavolo no slot", tra gli amministratori delle città lombarde per affrontare il tema della ludopatia. Alla riunione sono intervenuti i rappresentanti dei comuni capoluogo della Lombardia, ad eccezione di Como, Varese e Mantova. "Abbiamo avuto la conferma che su questo tema Pavia può svolgere un ruolo importante", ha sottolineato il sindaco Massimo Depaoli. "Dalla riunione di oggi - ha aggiunto il vicesindaco di Pavia, Angela Gregorini - è emersa soprattutto la volontà di adottare iniziative comuni contro la diffusione delle slot machine nei locali pubblici. Il modello è quello dell'ordinanza che limita l'utilizzo di questi giochi in alcune ore della giornata, vietandolo tassativamente per il resto del tempo". Questa ordinanza è già stata adottata a Lecco, Milano e Pavia. A Lecco, dopo un'iniziale sospensiva disposta dal Tar dopo un ricorso presentato da alcuni esercenti, il provvedimento è tornato ad essere operativo in seguito alla decisione del Consiglio di Stato che ha ritenuta conforme alla legge la decisione dell'Amministrazione comunale. La giunta di Pavia si augura, quindi, che l'ordinanza firmata dal sindaco Depaoli poche settimane fa, e poi sospesa in seguito a un ricorso, possa presto tornare ad essere applicata.    "Il 'tavolo no slot' della Lombardia - ha spiegato ancora il Gregorini - ha auspicato che le scelte adottate dai comuni capoluogo per limitare il gioco d'azzardo possano essere condivise anche dalle altre amministrazioni presenti nei territori provinciali. È più che mai necessario un fronte comune per arginare il diffondersi delle slot". Accanto al "Tavolo politico" potrebbe presto essere costituito anche un "Tavolo tecnico" con i rappresentanti delle polizie locali.