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ARZACHENA. Vivevano nello scantinato Così ha trovato la morte una famiglia brasiliana

mercoledì 20 novembre 2013
Avevano trasformato uno scantinato in un mini appartamento in cui vivevano in quattro e da cui potevano controllare quella villetta di cui erano custodi. Quello scantinato è diventato una trappola da cui non sono riusciti a fuggire, sommersi da tre metri d’acqua. Hanno impiegato quasi otto ore i vigili del fuoco e la Protezione civile per recuperare i corpi di Isael Passoni, 42 anni, della moglie Rodrigues, 41, e dei figli Weriston e Laine Kellen, rispettivamente di 20 e 16 anni, la famiglia brasiliana travolta dalla furia dell’acqua in località Mulinu Vecchiu ad Arzachena. Erano arrivati in città da poco più di un anno dopo aver trascorso alcuni anni a Luogosanto, nel Sassarese. Isael e la moglie erano impiegati come custodi del villino. Non hanno avuto scampo. «Mi chiedevano consigli, erano brave persone», racconta un’insegnante vicina di casa. In Italia non avevano parenti. Isael Passoni faceva parte della Congregazione Cristina che opera nel nostro Paese. «Era un ministro di culto evangelico – racconta Santi Bertuccio della stessa congregazione, il primo a mettersi in contatto con il sindaco di Arzachena – Aveva lasciato il Brasile e si era trasferito in Sardegna per lavoro, prima a Luogosanto quindi ad Arzachena».