Operazione della Digos. Fermato somalo, preparava attentato a Roma
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Poco più di due mesi di indagini serrate, supportate anche
da intercettazioni ambientali, hanno consentito agli agenti
della Digos di Campobasso di capire la reale portata di quelle
parole e delle sue intenzioni. Il giovane Imam fermato oggi in
Molise, esaltava anche gli attentati terroristici di Parigi e il
martirio, invitando gli altri ospiti del centro di accoglienza
ad unirsi alla Jihad e a seguirlo prima a Roma e poi in Siria.
Un'azione di proselitismo che però non pare abbia dato frutti.
Nella sua stanza gli agenti hanno registrato con una telecamera
nascosta l'uomo mentre visionava diversi video nei quali erano
presentate immagini di attentati, sequestrando anche materiale
ritenuto utile alle indagini.
"In questo mese si organizza il mercato della jihad, ed il Profeta in questo mese prepara i soldati contro gli idolatri e combatte contro i nemici di Dio.
Approfittate quindi di questo mese, correte per essere i primi.
Dio ha ordinato di uccidere i suoi nemici e fate la Jihad in suo
nome, predicate la religione e la sharia e castigate il
peccatore", farneticava l'imam rivolgendosi agli ospiti del Centro di accoglienza di Campomarino (Campobasso). Al termine dei riti religiosi il somalo assumeva il ruolo di guida spirituale ed effettuava anche una preghiera in favore
del Daesh e per i combattenti che si immolano per la
causa.
Il sindaco di Campomarino
"Umanamente non si possono chiudere le porte in faccia ai migranti in cerca di
una vita migliore ma allo stesso momento bisogna mettere in campo le attività di polizia per i controlli. Sono contento che siano riusciti a trovare questo straniero perché tuteliamo la nostra comunità e salviamo del giudizio collettivo le tante brave persone che ci sono". Sono le parole del sindaco di Campomarino, Gianfranco Cammilleri, dopo il fermo del somalo per aver inneggiato ad atti terroristici. Il primo cittadino, però, sottolinea l'eccessivo numero di profughi presente nel centro rivierasco. "Ce ne sono almeno il doppio rispetto a quello possibile in questo paese - ha proseguito - Su questo stiamo ragionando con la Prefettura. Ci sono state riunioni informali e c'è ne saranno altre a breve".
Il campo profughi di Campomarino Lido
Sono 200 gli immigrati nel centro di accoglienza "Happy Family", situato a
Campomarino Lido. Si tratta di una struttura turistica, fino a
qualche anno fa villaggio per famiglie, oggi riconvertito in
centro per stranieri.
L'Happy Family è composto da bungalow dove si trovano circa
un centinaio di stranieri ed una seconda struttura dove sono
alloggiati gli altri 100 con due ingressi diversi. I migranti
presenti sono per lo più pakistani alloggiati nei box singoli
mentre gli altri, di nazionalità africana, tra cui somali, sono
in una costruzione adiacente con ingresso separato. L'intero
complesso è gestito da più cooperative: Marinelle, L'Impronta e
Pianeti Diversi.
Altri immigrati, circa 80, sono ubicati in un secondo
albergo, situato sempre nel Lido di Campomarino denominato
"Sweet Dreams". Sempre a Campomarino sono stati trasferiti gli
ospiti del centro di accoglienza di Termoli (Campobasso) dopo la
chiusura dell'Hotel Modenese dai Nas per carenza
igienico-sanitarie.