Attualità

MIGRANTI. Altri due maxisbarchi: Lampedusa al collasso

martedì 20 gennaio 2009
Dopo gli ultimi due maxisbarchi di ieri pomeriggio e della notte scorsa, che hanno fatto approdare a Lampedusa altri 423 migranti, il Centro di prima accoglienza dell'isola è nuovamente al collasso. In questo momento si trovano nel Cpa oltre 1.800 persone, in una struttura che ha una capienza massima di 850 posti letto. Molti di loro sono stati costretti a trascorrere la notte all'aperto.   In nottata una quindicina di lampedusani hanno inscenato una manifestazione davanti alla sede del Centro, in contrada Imbriacola. Oggi un altro sit-in di protesta per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla situazione dell'isola. Dopo il recente giro di vite del Viminale, gli immigrati non vengono più trasferiti da Lampedusa verso altri Cpt, in attesa del loro rimpatrio immediato.Un task force per gestire l'emergenza. Intanto una task force del Dipartimento delle Libertà civili e immigrazione del Viminale è in partenza per Lampedusa per verificare la situazione e studiare possibili soluzioni alla luce degli ultimi sbarchi. Attualmente nel centro ci sono anche un'ottantina di donne e circa un centinaio di minori. La maggioranza degli immigrati presenti proviene dalla Tunisia, ma vi sono anche numerosi nigeriani, somali ed eritrei. Per snellire al massimo le pratiche e ridurre i tempi di permanenza nel Centro, a Lampedusa sono al lavoro anche due commissioni inviate dal ministero dell'Interno cui spetta il compito di vagliare le domande dei clandestini che hanno chiesto lo status di rifugiato. Al momento sono una quindicina gli immigrati che si sono visti accogliere la domanda e che, dunque, nelle prossime ore lasceranno l'isola.La tragedia di Tunisi. Una ventina di persone sono state date per disperse dopo il naufragio di un'imbarcazione con circa 35  uomini, tutti tunisini, che tentavano di raggiungere le coste italiane. Il naufragio è avvenuto la notte di domenica verso le 4, davanti ad una spiaggia della Marsa, una località residenziale a 20 chilometri da Tunisi. Sarebbero solo cinque i sopravvissuti, che si sono salvati raggiungendo la spiaggia a nuoto. Una nave militare, gommoni della polizia e barche di pescatori hanno partecipato alle ricerche dei dispersi, interrotte con la notte.