Attualità

Cortei. Tensione a Milano. Controlli preventivi a Roma

Angelo Picariello e Redazione Romana sabato 24 febbraio 2018

Alcuni giovani protestano dopo essere stati sgomberati con la forza dalla polizia in piazza Cairoli a Milano (Ansa)

Ultimo sabato di campagna elettorale - il prossimo cadrà nel giorno del silenzio - e di tensione in piazza. Che, per una campagna vissuta quasi esclusivamente sui social e nei luoghi chiusi, è sintomatico che riguadagni una sua centralità solo per il rischio scontri.

A Milano è terminato in piazza Cordusio il blitz di una quarantina di studenti che questa mattina hanno occupato il monumento a Giuseppe Garibaldi in largo Cairoli per protestare contro il comizio di Casapound previsto
nel pomeriggio nell'adiacente largo Beltrami. Sul monumento gli studenti hanno esposto uno striscione con scritto 'Ieri partigiani, oggi antifascistì e hanno acceso alcuni fumogeni. La polizia li ha fatti scendere forzatamente e li ha scortati lungo via Dante fino alla fermata della metropolitana di Cordusio, mentre i ragazzi cantavano "Bella ciao" e gridavano "Siamo tutti antifascisti". Una di loro è contusa, secondo quanto riferito dagli studenti. «Dopo lo sgombero gli studenti si sono mossi in corteo per denunciare chi, dietro al motto "Abbassiamo i toni"- hanno scritto sui social - oggi ha concesso a Casapound, Lealtà e Azione, Lega e Fratelli d'Italia la piazza di Milano. La Milano antifascista si riconvoca alle 14 in (via) Moscova». Momenti di tensione al termine della manifestazione di Fratelli d'Italia a Milano. Il corteo con Giorgia Meloni ha sfilato lungo via Padova portando uno striscione tricolore lungo 250 metri. Il corteo è stato accompagno da un piccolo gruppo di contestatori che hanno cantato "Bella Ciao". Al termine della manifestazione alcuni militanti di Fdi, irritati da un antagonista che stava scattando fotografie, si sono diretti verso i contestatori per allontanarli e c'è stato un breve contatto e momenti di tensione. La polizia è subito intervenuta per separare i due gruppi e nessuno è rimasto ferito.

Più tardi un gruppo di manifestanti ha tentato di forzare un cordone di polizia al limitare di largo La Foppa per entrare in via Volta dando vita ad un corteo. Ne è nato un tafferuglio, durante il quale la polizia ha messo in atto una carica di alleggerimento, che avrebbe causato alcuni contusi. Sono esplose anche alcune bombe carta. Poi è tornata una certa calma. Gli antifascisti hanno chiesto quindi di poter organizzare un breve corteo, "anche in direzione non pericolosa", e dopo alcuni dinieghi la questura di Milano ha concesso l'autorizzazione. I manifestanti si sono così mossi in direzione piazza XXV aprile.


Bombe carta contenenti chiodi e bulloni contro le forze di polizia, durante gli scontri di ieri per protestare contro Casapound a Torino. «È un fatto gravissimo», fa notare il Viminale, che lancia un nuovo appello alle forze politiche ad abbassare i toni. Getta acqua sul fuoco il ministro dell’Interno Marco Minniti. «Siamo in condizione di affrontare la campagna elettorale, che è il cuore della democrazia». Ma annuncia: «Non faremo sconti a nessuno, le forze di polizia interverranno per fermare l’illegalità in maniera tempestiva».


Palermo, Milano, Torino sferzate da episodi violenti. E ieri nuovi incidenti a Pisa per il comizio di Matteo Salvini. Un clima che riporta un po’ a quello degli anni 70, a quasi 30 anni dalla caduta del muro di Berlino e in piena crisi delle ideologie. E oggi Roma blindata. Nella Capitale saranno in 3mila a vigilare su due cortei e tre sitin, di sinistra e di estrema destra. Il maggiore si annuncia quello organizzato dall’Associazione partigiani (Anpi) contro razzismo e fascismo. L’associazione partigiani non aveva aderito alla manifestazione di Macerata proprio rinviando la mobilitazione a oggi. Ma in piazza saranno anche l’estrema sinistra e Fratelli d’Italia.

Ma sono tanti i luoghi caldi. A Palermo grande preoccupazione dopo il pestaggio del capo locale di Forza Nuova, per l’arrivo, oggi, del leader Roberto Fiore, con Potere al Popolo contemporaneamente in piazza e l’esigenza di evitare contatti. A Milano Salvini sarà a piazza Duomo per dire 'Prima gli italiani', ma sfileranno anche gli antagonisti, mentre CasaPound terrà un comizio del leader Simone Di Stefano (la mattina sarà a Bologna, altro punto caldo). Un sit-in antifascista è annunciato per oggi, anche a Brescia, dove l’altra notte è andato a fuoco un centro sociale.


A Roma controlli preventivi (con una tecnica che ha dato già ottimi risultati lo scorso anno, in occasione dei grandi vertici internazionali) a partire dai caselli autostradali e dalle vie consolari di accesso, ma anche nelle aree di concentramento, con l’ausilio di metal detector, controlli iniziati già ieri sera. In campo anche gli artificieri.

Diciotto militanti di Forza Nuova sono stati identificati dalla polizia nella tarda serata di ieri. Secondo quanto si è appreso, in 14 sono stati controllati in via Terme di

Diocleziano, nei pressi del punto di partenza del corteo di oggi contro il fascismo promosso dall'Associazione partigiani (Anpi). A bordo di due auto sono stati trovati bombole spray, pennelli e manifesti con i simboli di Forza Nuova e Lotta studentesca con su scritto "Resisti contro il sistema. Anime ribelli. Non voglio vedere la morte di Roma, Iorio sindaco". Poco prima in via Casal de' Pazzi, alla periferia della città, altri quattro sono stati trovati in auto con bandiere nere e fumogeni.

'Mai più fascismi' sarà lo slogan del corteo convocato da Anpi dopo la sparatoria razzista di Luca Traini a Macerata. Da piazza della Repubblica a piazza del Popolo sfileranno anche Arci, Acli, Cgil, studenti e associazioni. Per il Pd ci sarà il segretario Matteo Renzi, per Leu la presidente della Camera Laura Boldrini. Per il Campidoglio annunciato il vicesindaco Luca Bergamo. Attese circa 20mila persone, e 400 pullman. Quasi in contemporanea il corteo dei Cobas contro il Jobs Act all’Esquilino. Gli antagonisti hanno in programma anche anche un sit-in al Centro identificazione migranti (Cie) di Ponte Galeria. A piazza Vittorio previsto, invece, un sit-in di Fdi con la leader Giorgia Meloni, che la mattina sarà a Milano. Minniti annuncia intanto che sarà al suo posto al Viminale «per garantire che le manifestazioni si possano svolgere in tranquillità. Non partecipo - spiega -, pur condividendo i valori profondi del corteo Anpi».


Ed è di 7 manifestanti fermati e 2 feriti il bilancio degli scontri tra antagonisti e forze dell’ordine, ieri, a Pisa, in occasione del comizio di Salvini. Un corteo era stato organizzato per contestare il leader leghista (come era accaduto poche ore prima a Livorno) da antagonisti e centri sociali.