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Archeologia. Zahi Hawass: «La Stele di Rosetta deve essere restituita all'Egitto»

Redazione Agorà lunedì 22 agosto 2022

La Stele di Rosetta al British Museum

"La Stele di Rosetta deve essere restituita all'Egitto". Il noto archeologo egiziano ed ex ministro delle Antichità Zahi Hawass ha lanciato un appello per riportare sul suolo egiziano l'iscrizione trilingue a partire dalla quale Champollion decifrò i geroglifici e che dal 1802 è conservata al British Museum di Londra.

Hawass ha dichiarato al quotidiano mediorientale "The National" che la Stele di Rosetta, insieme al busto di Nefertiti (attualmente al Neues Museum di Berlino) e al soffitto dello Zodiaco di Dendera (conservato al Louvre di Parigi), dovrebbe essere restituita definitivamente all'Egitto.

La Stele di Rosetta (196 a.C.) fu trovata a Memphis, in Egitto, nel 1799 da un ufficiale militare francese. Due anni dopo fu sequestrata dalle forze britanniche ad Alessandria e spedita in Inghilterra, e tre anni dopo la stele fu donata al British Museum.

Hawass ha spiegato al "The National" che intende lanciare una petizione "firmata da un gruppo di intellettuali egiziani" che inizierà a inviare ai musei europei coinvolti dal percorso di restituzione nel mese di ottobre. "Ritengo che questi tre oggetti siano unici e che la loro casa debba essere in Egitto", ha detto il celebre archeologo. Il dibattito sulle restituzioni di opere prelevate in epoca coloniale o durante guerre sta dando vita a una serie di "partenze" dai musei europei e nordamericani, ultimi in ordine di tempo i bronzi del Benin. Ciclicamente torna poi la questione dei marmi del Partenone, prelevati ad Atene da Lord Elgin e anch'essi al British Museum.

Ex segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egizie, dal 2002 al 2011, autore di importanti studi, scavi e ricerche, Zahi Hawass nel 2007 aveva già chiesto il prestito dei tre tesori per l'ambizioso progetto del Grande Museo Egizio vicino alle Piramidi di Giza, la cui apertura è prevista per la fine di quest'anno. Nel 2019 Hawass aveva rilanciato la sua campagna di restituzione, chiedendo ai direttori dei Musei di Stato di Berlino, del British Museum e del Musée du Louvre: "Come potete rifiutarvi di prestare al nuovo Grand Egyptian Museum quando avete sottratto così tante antichità all'Egitto?". Tutti e tre i musei allora hanno rifiutato le richieste di prestito.