Agorà

CALCIO. Un Milan da stare Allegri

Angelo Marchi mercoledì 1 settembre 2010
È un Milan samba che balla già ad inizio campionato. Un Milan da stare Allegri, come il conte Max che siede sulla panchina della società rossonera tornata stellare, regina del mercato e candidata numero uno al ruolo di anti-Inter. Dopo Ibrahimovic ieri è stata la giornata di Robinho arrivato dal Manchester City per 15 milioni di euro (ingaggio da 5 milioni). Tifosi rossoneri sempre più in delirio per questi due regali del patron Silvio Berlusconi che sembra essersi nuovamente riavvicinato alla sua creatura per renderla sempre più forte, padrona del campo e del gioco, come nell’era sacchiana. Così nell’ultimo giorno di mercato nessuno si è accorto che l’olandese Huntelaar è stato ceduto allo Schalke. Tutti gli occhi erano puntati su Robinho che come Ibra è arrivato e ha promesso il massimo alla tifoseria milanista. «Il Milan ha grandi giocatori, è una grande squadra con una storia importantissima. Io spero con tutti i miei compagni di poter contribuire a regalare molti titoli a questo club. Se sono qui è per vincere lo scudetto», dice il brasiliano entusiasta della scelta, consigliata anche da un suo grande amico e compagno di squadra nella Seleçao. «Kakà mi ha sempre parlato benissimo del Milan e adesso so che i brasiliani della rosa mi daranno una grande mano per inserirmi». Galliani e Braida gongolano con i nuovi campioni, tutti della scuderia di Mino Raiola (procuratore anche di Mario Balotelli) che soddisfatto incensa l’operato della dirigenza rossonera: «Solo il Milan porta i campioni nel campionato italiano». I campioni scelgono il Milan e rifiutano la Juventus. Dopo aver incassato il «no» da Totò Di Natale (ha preferito restare all’Udinese) e da Nicolas Burdisso (ha scelto la Roma) ieri il terzo clamoroso no alla società bianconera è arrivato dal milanista e nazionale Marco Borriello. L’affare tra Milan e Juve sembrava fatto e all’interno del pacchetto c’era anche lo scambio Grosso-Kaladze (quest’ultimo poi è finito al Genoa) e invece Borriello alla fine è stato dirottato alla Roma sulla base del prestito gratuito con diritto di riscatto per 10 milioni di euro. Le ragioni per cui Borriello non è andato a Torino, comunque sono da ricercarsi nella strategia della Juventus che intendeva portarlo a Vinovo con la formula del prestito temporaneo, mentre il giocatore ha ricevuto garanzie dalla Roma che l’anno prossimo lo riscatterà quasi sicuramente e soprattutto gli assicurerà lo stesso ingaggio che guadagnava al Milan, 3 milioni a stagione. Gigi Del Neri puntava su Borriello alla Juve, elemento che sarebbe servito a integrare un arsenale scricchiolante. Jorge Martinez, Amauri eVincenzo Iaquinta sono infortunati. Fabio Quagliarella non può giocare in Europa League e si preannuncia un autunno molto intenso per il quasi 36enne Alessandro Del Piero. Il direttore generale della Juve Giuseppe Marotta, prova a consolare il tecnico bianconero con gli ingaggi di Armand Traorè e Leandro Rinaudo: l’esterno sinistro arriva in prestito dall’Arsenal, il centrale con la stessa formula viene prelevato dal Napoli. Non è il massimo, ma del resto questo è il mercato del Milan, l’unica delle tre “sorelle” che almeno in questa notte di fine estate può davvero sorridere e far stare Allegri la sua gente.