Agorà

CALCIO - CAMPIONATO. Tutto il mondo guarda a San Siro

Massimiliano Castellani sabato 25 febbraio 2012
​Le luci di San Siro questa sera le accenderanno anche dal più remoto villaggio della Cina. Tutto il pianeta guarda la sfida scudetto Milan-Juventus. Il tanto vituperato calcio italiano ha l’occasione di andare in mondovisione, grazie ai 160 Paesi collegati che attendono trepidanti il fischio d’inizio dell’arbitro Tagliavento di Terni. Almeno 13 le tv estere (su 20 totali: con 230 i giornalisti accreditati, 55 i fotografi a bordo campo) che in diretta - molte in chiaro, altre in pay-tv - trasmetteranno la partita più importante dell’anno calcistico nazionale. Uno share da quasi 100 milioni di telespettatori. Il maggior numero di stampa straniera accreditata arriverà proprio dalla Cina dove la “SerieA-mania” impazza, assieme alla più colossale Calciopoli planetaria. Ma non soffiamo vento di tempesta su questo versante dove ancora ci sono forti folate polemiche sul fronte degli “scudetti tolti”. La Juventus si presenta all’appuntamento di San Siro con la speranza di vincere il big-match e con il sogno di recuperare il primo dei due tricolori scucitigli dal petto dalla giustizia sportiva. Sono 45 i titoli nazionali che possono esibire le due società. Il Milan stasera sfoggerà la classica livrea del club più titolato al mondo (47 trofei vinti, tra i quali 18 scudetti) e la Juve fa il suo ingresso alla Scala del calcio da Vecchia Signora ringiovanita e con 27 tricolori in bacheca. La nazione, con un rinnovato interesse, si ferma per una notte a seguire le due più amate dagli italiani che in patria possono contare su uno zoccolo duro di fidelizzati: 13 milioni di juventini, contro gli 8 milioni rossoneri, sparsi da Trieste in giù. Uno spettacolo. Soprattutto mediatico e per non scontentare tutti gli amanti del 3D, la gara avrà una regia televisiva con 17 telecamere puntate sopra il manto erboso di San Siro. Lo stadio per l’evento speciale aprirà i cancelli con largo anticipo (alle ore 18), per accogliere i circa 80mila spettatori attesi sugli spalti. Siamo vicini al record d’incasso stabilito nel gennaio scorso, nel derby Milan-Inter: 3,1 milioni di euro. All’andata la Juventus nel suo futuristico (almeno per l’Italia) Stadium, aveva fatto il sold out con “incasso record” di un milione di euro. Più o meno l’ingaggio annuo di Giaccherini che con 1,2 milioni di euro a stagione è il “più povero” dei titolari di Antonio Conte. Al gran galà, sarà assente Ibrahimovic che con 10 milioni di euro l’anno è l’asso più pagato della nostra industria calcio. Cifre che il Milan può permettersi dall’alto del primo posto tra le società italiane con il miglior fatturato, anche se in Europa i numerosi ritardi su stadi di proprietà e peso fiscale, la relegano al 7° posto. Nonostante lo Juventus Stadium, i bianconeri nella speciale classifica europea, inseguono il Milan, al 13° posto. In tempi che preludono al fair-play finanziario, non sappiamo se possa essere un vanto o meno, ma fatto sta che la Juve batte il Milan quanto a monte ingaggi: 33,6 milioni, contro i 24,8 milioni dei tesserati della società di via Turati. Numeri che pesano, così come quei tre punti che stasera possono cambiare la storia di questo campionato.