Agorà

Giovane montagna. Cinque sentieri per camminare e pregare

Diego Andreatta martedì 13 maggio 2014
Hanno scelto un pellegrinaggio sul tratto laziale della via Francigena per avviare le celebrazioni dei cent’anni di fondazione della loro gloriosa associazione. Oltre duecento soci della “Giovane Montagna” sono partiti mercoledì 7 maggio da Nepi per arrivare domenica 11 a Roma per partecipare al “Regina Coeli” con Papa Francesco: “Ci siamo rimessi in cammino per confermare la nostra fede – spiega il veneziano Tita Piasentini, presidente nazionale dal 2011 – nella fedeltà all’identità cristiana e alla spiritualità della montagna”. Sono i cardini dell’associazione, diffusa in 15 sezioni con quasi 3 mila soci in tutt’Italia, che ha scelto negli ultimi anni di privilegiare e valorizzare gli itinerari escursionistici: “Puntiamo sull’alpinismo sociale – dicono i camminatori della Giovane Montagna – che aggrega perché è alla portata di tutti: un camminare lento, anche in media montagna, per conoscere la bellezza del Creato e dell’uomo”. Ecco, di seguito, alcuni itinerari che rispondono a queste esigenze e favoriscono anche la ricerca spirituale.1) La Via Francigena: dalla Valle d'Aosta a Roma

È l’itinerario che “Giovane Montagna” ha percorso per un tratto già nel 1999 e sul quale ritorna in questi giorni per il suo centenario. Si tratta di un vero e proprio progetto europeo e ricalca il percorso medioevale che da Canterbury conduceva i pellegrini fino a Roma, con tappe di 20-25 chilometri segnate anche da momenti penitenziali. Il percorso italiano scende dai valichi alpini della Valle d’Aosta fino a Roma ed è supportato da vari punti tappa. È stato dichiarato dal Consiglio d’Europa “itinerario culturale europeo”. Info: www.viafrancigena.com 2) I Sentieri Frassati "custoditi" dai vescovi

foto Gianni Zotta          Ogni Regione italiana ne ha tracciato uno ed insieme rappresentano ormai una rete ben strutturata. I “Sentieri Frassati” sono nati nel 1996 nell’ambito del CAI, d’intesa con l’Azione Cattolica e la Giovane Montagna, per ricordare la figura del beato alpinista piemontese Pier Giorgio Frassati (1901-1925). Si sviluppano su distanze varie (il più lungo, di 100 chilometri, è quello trentino) e incrociano alcuni luoghi significativi dal punto di vista religioso, tanto che il vescovo locale è custode del Sentiero. Il 4 luglio, memoria liturgica di Frassati, si tiene la Giornata dei Sentieri con varie iniziative. Info: www.sentierifrassati.org 3) Il Cammino di San Benedetto: Umbria, Lazio e Campania

Una tappa del sentiero San Benedetto
Si sviluppa nell’Italia centrale per 310 chilometri partendo dall’Umbria per percorrere tutto il Lazio fino alla Campania. Comincia da Norcia, nel ricordo di San Benedetto, e prosegue attraverso sedici tappe giornaliere (la lunghezza media è di 20 chilometri) su sentieri, carrarecce e strade secondarie. L’arrivo – attraverso altri luoghi benedettini – è fissato all’abbazia di Montecassino. Una “credenziale” certifica le intenzioni del camminatore pellegrino: il ricavato va all’associazione “Amici del Cammino di San Benedetto”. Info: www.camminodibenedetto.it 4) Sentiero San Vili in Trentino: il rilancio

La chiesetta di San Vili nel sentiero omonimo (Foto Gianni Zotta)
Unisce la città di Trento e Madonna di Campiglio in cinque o sei tappe, passando attraverso la valle dell’Adige fino alle pendici del gruppo di Brenta. “San Vili” è il termine dialettale per San Vigilio, patrono della diocesi: l’itinerario di 100 chilometri ricalca infatti quello che secondo la tradizione il vescovo di Trento percorse nel 400 d. C. E’ stato predisposto ancora negli anni Ottanta dalla Società degli Alpinisti Tridentini, ma in questi giorni è stata pubblicata la nuova guida della SAT che lo ridisegna e lo rilancia . www.sat.tn.it/sanvili 5) Il Sentiero San Francesco: da La Verna ad Assisi

Porta dal santuario di La Verna (nella foto) fino ad Assisi in 190 chilometri attraverso sette tappe, di circa 30 chilometri ognuna. Molto ricco di riferimenti alla vita e alla spiritualità del santo di Assisi, propone vari tesori dell’arte e della tradizione religiosa di queste terre. Ben segnato e sempre più frequentato negli ultimi anni, può essere percorso oltre che a piedi anche in bici o a cavallo. Per i camminatori la difficoltà aumenta con il caldo: si consiglia quindi di evitare il periodo estivo e privilegiare i mesi da marzo a maggio e da settembre a ottobre. Info: www.ilsentierodifrancesco.it