Agorà

TV TRASH. Reality folle con tamagotchi umani

Tiziana Lupi sabato 30 aprile 2011
Se qualcuno pensava che i reality show aves­sero già dato il peggio di sé con talpe, pupe e sec­chioni, dovrà presto ricre­dersi. Italia 1, infatti, sta per giocare la carta di Uman Take Control, «il gioco del reality» come lo definisce l’autrice Simona Ercolani o, più concretamente, l’ultima spiaggia, l’ultima possibilità per un manipolo di reduci da altri reality di accaparrarsi un po’ di visibilità in quel mon­do dello spettacolo che, pri­ma, li ha illusi e, poi, li ha ra­pidamente dimenticati.Condotto da Rossella Brescia e dal Mago Forest e in onda il lunedì in prima serata (dal 2 maggio) con un’anteprima domenica 1 maggio in se­conda serata e con tre fine­stre quotidiane, Uman Take Control si presenta come u­na sorta di Tamagotchi, il giochino di moda qualche anno fa in cui bisognava ac­cudire un animaletto virtua­le. In Uman Take Control gli 'animaletti' sono otto redu­ci da altri reality che, vestiti di una sola tutina di lycra co­lorata, vivranno per alcune settimane sotto lo sguardo impietoso delle telecamere in un Laboratorio, un am­biente vagamente futuristico e completamente bianco. «Tutto ciò che faranno sarà deciso dagli spettatori che, via web, determineranno ad esempio chi e quando potrà lavarsi, chi potrà dormire su un letto e chi, invece, su una stuoia, chi potrà incontrare le persone che desidera».Sì perché, a differenza dei rea­lity tradizionali, i concorren­ti di Uman Take Control a­vranno la possibilità di rice­vere durante la reclusione oggetti e persone attraverso un nastro trasportatore. Scopo di tutto questo, spiega la Ercolani, è la loro «rieduca­zione, la disintossicazione dal virus dell’apparire che si è impadronito di loro quan­do hanno partecipato ai ri­spettivi reality» e che, inspiegabilmente, dovrebbe abbandonarli proprio a fa­vore di telecamera. Con simili presupposti, tut­ti mettono comprensibil­mente le mani avanti: «Non prendetelo troppo sul serio, per noi si tratta solo di un e­sperimento, una sorta di vi­deogame televisivo» si rac­comanda l’ad di Endemol I­talia Paolo Bassetti. Con lui, la Ercolani: «Non ci prendia­mo sul serio. L’idea era quel­la di dire ai concorrenti: 'Ti piace la popolarità? Allora ti faccio vedere cosa vuol dire essere totalmente dipen­denti dal pubblico'».Non a caso gli autori sperano che, tra gli otto concorrenti che saranno scelti domani, ci sia­no Antonio Zequila e Sergio Volpini, concorrente del pri­mo Grande Fratello che la Gialappa’s ribattezzò 'Ottu­sangolo'. Gli altri finalisti? Nora Amile (La Pupa e il Secchione 1); Maicol Berti, Veronica Ciar­di, George Leonard (Grande Fratello 10); Ramona Cheor­leu (La Talpa 2); Siria De Fa­zio (Gf9); Veridiana Mall­mann (Isola dei Famosi 6); Elena Morali e Luca Tassina­ri (La Pupa e il Secchione 2); Rocco Pietrantonio (La Fat­toria 4). A spiegare la filosofia del pro­gramma meglio di tanti ra­gionamenti è il co-condut­tore Mago Forest. «In questo programma abbiam più concorrenti che neuroni».