Agorà

Religione. . Paolo VI e quella capacità di incantare il mondo

FILIPPO RIZZI venerdì 13 maggio 2016
Un Paolo VI uomo del dialogo con il mondo moderno, attento ai lontani ma soprattutto capace di stupire e di interpretare, interrogare con i suoi scritti, lettere private o interventi gli uomini del suo tempo. È quanto emerge dal libro Giovanni Battista Montini. Un uomo come voi. Testi scelti 1914-1978, curato dallo storico e direttore dell’“Osservatore Romano”, Giovanni Maria Vian. Il volume ha il pregio di raccogliere alcuni dei testi più significativi della sterminata bibliografia montiniana; da queste pagine si scopre così un giovane Montini seminarista bresciano completamente teso al trascendente, o ancora un timido monsignore della Segreteria di Stato capace di scrutare in profondità l’animo umano dei suoi interlocutori; emerge soprattutto la capacità di Paolo VI di incantare il mondo, come scrive Vian, con il suo stile «scarno e semplice ». Come in molti dei saggi dedicati a Montini e pubblicati in questi anni, anche in questo caso vengono rievocati i gesti del Papa, i discorsi più significativi della sua vita (tra cui quello memorabile pronunciato in Campidoglio da cardinale di Milano sulla fine del potere temporale, nel 1962: il giorno antecedente all’apertura del Vaticano II) o i suoi nove viaggi internazionali. Vian con cura certosina sceglie i testi che raccontano meglio il Montini innamorato della cultura francese, o quelli che narrano il suo dialogo con il mondo (discorsi conciliari o l’intervento del 1964 rivolto agli artisti) o ancora le sue riflessioni sulle realtà ultime. Tra le perle di questa antologia vi è l’articolo – risposta di Montini (già pontefice) del 1963 in difesa del suo predecessore (di cui fu stretto collaboratore in Segreteria di Stato) Pio XII riguardo al salvataggio degli ebrei indirizzato al direttore della rivista cattolica inglese The Tablet. Scorrendo il volume spicca l’uomo capace di dialogare con il mondo, di essere, come dirà nel celebre discorso del 1965 al Palazzo di Vetro di New York, «un uomo come voi». Ma non solo. Affiorano la cura con cui papa Montini si rivolgeva alle persone del suo tempo e la passione con cui si preparava alla buona morte (basti rileggere qui il suo bellissimo testamento spirituale) o il suo accorato appello agli «uomini delle Brigate Rosse» per la salvezza dell’amico Aldo Moro. Un saggio che permette – è questa la considerazione dello stesso Vian – di scoprire il filo rosso di continuità tra gli ultimi Papi del Novecento: da Wojtyla («dopo la brevissima e misteriosa parentesi di Luciani») a Benedetto XVI fino all’attuale pontefice Francesco, al cui esempio di stile pastorale– osserva ancora il curatore del saggio – ci «sta richiamando» nei «nostri giorni dimentichi ». Ma per scoprire lo stile profetico di Montini e la sua eredità per l’oggi Vian indica al lettore un suggerimento: riprendere in mano l’omelia pronunciata a Monaco nel 1978 dall’allora arcivescovo di quella città, il cardinale Joseph Ratzinger. «Il testo è invece una rilettura essenziale della figura di Montini – è la riflessione di Vian – e in alcuni tratti anticipa in modo impressionante il destino che lo stesso Ratzinger avrebbe vissuto trentacinque anni più tardi». © RIPRODUZIONE RISERVATA a cura di Giovanni Maria Vian GIOVANNI BATTISTA MONTINI. UN UOMO COME VOI Testi scelti 1914-1978 Marietti. Pagine 200. Euro 16,00