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MAURIZIO NICHETTI. «Il mio San Francesco raccontato ai bambini»

Fulvio Fulvi mercoledì 6 marzo 2013
​«Racconterò la vita di san Francesco in un cartoon dal linguaggio semplice, pensato soprattutto per i bambini». Il regista Maurizio Nichetti è entusiasta del suo prossimo progetto, che sarà destinato alle sale, prima, e poi alla televisione e all’homevideo. «La sceneggiatura è già pronta. Si illustrerà l’esistenza del Poverello a partire dall’infanzia». L’artista anticipa ad Avvenire alcuni dettagli del suo prossimo lavoro, anche se il suo primo obiettivo in questi giorni è rendere omaggio a Mariangela Melato, l’attrice scomparsa l’11 genaio scorso, che lui diresse nel 1982 in Domani si balla. Un film "profetico" perché annunciava sotto forma di favola comica l’avvento della tv berlusconiana che, nel giro di pochi anni, fagocitando le emittenti più piccole, avrebbe rotto il monopolio nazionale della Rai e condizionato le scelte degli italiani. Con la pellicola in questione è stato anticipato uno scenario sociale e culturale nuovo, allora, per il nostro Paese e destinato oggi, nel XXI secolo, a mutare ancora più profondamente con l’affermarsi della "rete", del web. Nichetti, con la sua "opera terza", aprirà domani al Museo Interattivo del Cinema, la rassegna Milano per Mariangela Melatopromossa dalla Fondazione Cineteca Italiana d’intesa con il Comune per celebrare, in occasione della "Festa delle donne", la grande artista. Undici titoli, alcuni dei quali rarissimi (come Oggetti smarriti di Giuseppe Bertolucci e Il gatto di Luigi Comencini), per raccontare l’attrice milanese attraverso le opere in cui è stata protagonista sul grande schermo. In Domani si balla, film di impronta fantastica e surreale, la Melato affiancava Nichetti in una parte insolita. «Volevo un’attrice brava, non un’esordiente, che mi sostenesse nel mio primo ruolo parlato: perciò la scelsi» precisa Nichetti. Questo film (un omaggio a Georges Melies e al suo Viaggio sulla luna) arrivò dopo Ratataplan e Ho fatto splash, nei quali il regista-attore meneghino si era esibito senza mai parlare, secondo quell’arte del mimo e del clown imparata nella prestigiosa scuola di Etienne Decroux. «Con Mariangela c’eravamo incontrati, quasi per caso, nel periodo in cui lavoravamo in teatro a Milano, lei con Ronconi e io con Strehler – racconta il regista – ma parlammo di questo progetto più tardi, nel 1981, in un ristorante di New York, città dove lei stava girando Jeans dagli occhi rosa di Andrew Bergman e io promuovevo l’uscita nelle sale americane di Ratataplan: solo lei, pensavo, era capace di sfide provocatorie come quella rappresentata dal mio nuovo film». E così è stato. Quella del film è una storia strampalata ma ancora attualissima. Maurizio e Mariangela, cronisti di una scalcinata emittente televisiva vengono inviati in una casa di riposo per artisti per l’ennesimo, inutile scoop, finché uno strano aereo dove "Tv Etere" trasmette costosi programmi in diretta, precipita su di loro spingendo tutti i presenti, con una radiazione, alla gioia e al ballo... Lo strapotere della tv! «Già, poi abbiamo capito tutti, in Italia, che è meglio spaventare la gente, così, tappata in casa, guarda di più la tv, perché l’auditel dipende dall’esasperazione, dal raccontare l’efferatezza... La tv è in grado di modificare gli spettatori, il loro modo di pensare...». E il cinema? Possiede ancora il suo fascino, può esprimere ancora la sua "verità" lasciando liberi di riflettere, nonostante l’esito dei botteghini lasci spazio al pessimismo. E Nichetti, che del cinema resta un inguaribile innamorato, ha, appunto, un altro progetto che sta per realizzare: un film di animazione sulla vita di san Francesco. «La sceneggiatura è stata scritta da me e Maurizio Gianotti in un linguaggio adatto ai bambini dai 4 ai 10 anni, pubblico a cui è rivolto principalmente il lungometraggio, i personaggi sono già ben delineati – spiega il regista – ci manca solo di cominciare le riprese negli studi di Lanterna Magica a Torino, cosa che faremo appena concluso l’accordo con la Rai, che dovrebbe co-produrlo; il Mibac lo ha inserito nei 30 progetti da sovvenzionare nei prossimi due anni». Il cartoon si propone di raccontare la "parabola" del santo di Assisi da bambino di una famiglia ricca a prototipo e difensore dei poveri. «E per questo ci siamo avvalsi della consulenza di teologi francescani che ne hanno valutato l’attendibilità storica e teologica». Quando sarà pronto? «Speriamo per il Natale del 2014» auspica Nichetti. Sarà proiettato nelle sale, poi in televisione e ne verrà realizzata una versione, esportabile, in dvd, da far girare, anche come catechesi, anche negli oratori.