Agorà

Media. Netflix apre la sfida per la conquista della tv dei ragazzi sul web

Angela Calvini mercoledì 5 dicembre 2018

Un bozzetto del "Pinocchio" del premio Oscar Benicio del Toro prodotto da Netflix che uscirà nel 20121

Pinocchio guida la rivoluzione del web per l’infanzia. Sarà proprio il classicissimo di Collodi, la fiaba italiana più famosa del mondo, rivisitata in chiave dark e politica dal regista premio Oscar Guillermo del Toro ( La forma dell’acqua) il titolo di punta delle nuove produzioni per bambini e famiglie di Netflix. «Abbiamo calcolato che il 60% dei nostri utenti guarda ogni mese contenuti per bambini e famiglie. Proprio per questo il servizio di intrattenimento via Internet oggi produce contenuti animati originali, sia film che serie, per offrire alle famiglie di tutto il mondo una scelta sempre più variegata di prodotti, che rappresentino anche culture diverse» spiega in esclusiva ad Avvenire dal suo studio di Los Angeles Melissa Cobb, già veterana della Dreamworks e oggi Netflix Vice President Kids & Family Content, ovvero responsabile dei programmi per i ragazzi del colosso del web che conta 130 milioni di spettatori in 190 Paesi. Spettatori che sono destinati, col veloce mutamento delle abitudini, a crescere esponenzialmente, e c’è tutto una fetta di pubblico da conquistare e strappare alle rivali Amazon Prime, Hbo e presto Disney che ha appena annunciato il lancio nell’autunno 2019 della propria piattaforma di streaming online, Disney +. Quindi la produzione di contenuti per l’infanzia su internet ha preso il turbo e Netflix, azienda che oggi vale oltre 100 miliardi di dollari, ha deciso di lanciare la sua sfida su tutti i mezzi, televisione, play station, cellulare, tablet, ma anche sul grande schermo.

«Puntiamo sulla qualità e l’innovazione. La definizione con cui giriamo i nostri prodotti, in una vasta gamma di stili di animazione, è pensata per i grandi schermi. E poi diamo la possibilità ai creativi di tutto il mondo di liberare la loro fantasia e di sperimentare» spiega Melissa. È quello che è successo a Benicio del Toro che, dopo aver bussato inutilmente a tutte le porte di Hollywood per proporre il Pinocchio cui lavorava da anni, ha trovato casa da Netflix che gli ha permesso di dirigere il suo primo lungometraggio d’animazione. In uscita nel 2021, il suo sarà un Pinocchio cupo ambientato in Italia negli anni 30 durante l’ascesa di Mussolini. Sarà un musical girato in stop motion, ovvero che userà dei pupazzi creati da Mackinnon e Saunders ( La sposa cadavere). Il regista all’Hollywood Reporter ha raccontato che «non sarà un film prettamente per famiglie» e che Pinocchio «è una creatura creata attraverso mezzi innaturali da un padre da cui poi si allontana. Deve conoscere il fallimento, il dolore e la solitudine. Non esiste favola senza politica». Intanto Melissa Cobb ci anticipa tutta una serie di produzioni, che vedranno la luce tra il 2019 e il 2021, che impressionano per la potenza di fuoco messa in campo, attraverso l’arruolamento dei migliori professionisti mondiali del settore e l’acquisto dei diritti di alcune collane di romanzi per ragazzi dalla fama planetaria. Difatti è stato appena stretto un accordo fra Netflix e The Roald Dahl Story Company per la produzione esclusiva di serie animate evento tratte dai libri dell’acclamato autore Roald Dahl: tra questi ci saranno La fabbrica del cioccolato, Matilde, GGG, Gli sporcelli e molte altre, «Questi nuovi contenuti nascono per soddisfare i gusti di tutti i membri della famiglia, dai bambini fra i 6 e i 10 anni, ai ragazzi fra i 10 e i 13 anni, fino alle intere famiglie – aggiunge Melissa Cobb –. Vogliamo raccontare storie diverse e uniche fra loro, anche per cultura e prospettiva, con contenuti adatti e positivi, e creare nuove occasioni in cui le famiglie possano riunirsi, ridere insieme e condividere emozioni».

Tra le nuove produzioni, Maya and the three (2021) una serie animata creata, scritta e diretta da Jorge Gutierrez, ambientata in un mondo mitologico, di ispirazione mesoamericana. My father’s dragon (2021) è un film d’animazione 2D diretto dalla regista Nora Twomey ( The Secret of Kells) e scritto da Meg LeFauve ( Inside Out) e John Morgan. Basato sui romanzi per bambini di Ruth Stiles Gannett, racconta la storia di un giovane che fugge alla ricerca di un dragone su un’isola selvaggia. Go!Go! Cory Carson è una serie d’animazione prescolare sul mondo delle au- tomobili di cui è produttore esecutivo Alex Woo ( Ratatouille), insieme a Stanley Moore ( Alla ricerca di Dory, Monsters University). Serie con avventure cosmiche sono Kid Cosmic( 2020) e la musicale Over the moon( 2020) diretta da Glen Keane, mentre la serie Trash Truck (2020) vede un bimbo di 6 anni che ha come migliore amico un gigantesco camion dei rifiuti. Fra i produttori esecutivi figura anche Glen Keane ( La Sirenetta, Aladdin, La bella e la bestia). The Willoughbys( 2020) è un film d’animazione, scritto e diretto da Kris Pearn ( Piovono polpette 2). Basato sul libro di Lois Lowry, racconta di quattro bambini abbandonati dai genitori egoisti, che devono imparare a cavarsela da soli. Jacob and the sea beast (2022) è un film d’animazione scritto e diretto dal regista premio Oscar Chris Williams ( Oceania, Big Hero 6, Bolt) che racconta l’epica storia di un marinaio che trova in un mostro di mare un improbabile alleato. Mentre Klaus (2022) è un film d’animazione in 2D prodotto a Madrid del regista e sceneggiatore Sergio Pablos, co-creatore di Cattivissimo me che parlerà di Babbo Natale. Viene prodotta in India invece la serie animata prescolare Mighty Little Bheem (2019), mentre è in onda dal 20 novembre Motown magic, che ha per colonna sonora i grandi successi firmati da Motown, dai Jackson 5 a Marvin Gaye. Wendell & wild è un film d’animazione dello scrittore e regista Henry Selick ( Nightmare Before Christmas, Coraline e la porta magica) e dello scrittore Jordan Peele, protagonisti due demoni pasticcioni. In futuro sono previste anche serie dal vivo, come Lettera al re dai popolari romanzi per ragazzi ambientati in epoca medievale dalla scrittrice olandese Tonke Dragt.