Agorà

UN COLPO DI TEATRO. Morandi lascia Sanremo Ma è una finta pro Belen

Gigio Rancilio mercoledì 6 ottobre 2010
Vista da lontano, sembra una scena quasi choc. Gianni Morandi – il mite Gianni nazionale, accusato più volte di essere fin troppo buono – sbatte la porta in faccia alla Rai e molla il prossimo Festival di Sanremo, del quale era conduttore in pectore. E con lui se ne va anche il direttore artistico Gianmarco Mazzi. Uno stop annunciato da una nota che Mazzi (non Morandi) ha inviato al direttore di Raiuno Mauro Mazza. «Caro Direttore, a malincuore sono costretto a comunicarti che il progetto non è più realizzabile». L’annuncio viene diramato via Ansa alle 17.27 di ieri. Bastano pochi minuti e arriva – sempre via Ansa – la replica del direttore di Raiuno. «Leggo la lettera di Mazzi come un allarme sui ritardi che si sono accumulati attorno al progetto, che ho condiviso in toto e nel quale mi riconosco in pieno. Sono convinto che se l’azienda, sia pure con ritardo, dice che il progetto è giusto, si possa ripartire recuperando il rapporto con Mazzi e Morandi».Vista da lontano, come accennato, è una scena forte. Quasi drammatica. Ma dietro c’è ben altro. Perché quello di Morandi e soci ha tutta l’aria di essere solo uno splendido, riuscitissimo colpo di teatro, organizzato insieme a Mazza, per dare uno scrollone al dg Rai Masi e al cda che avevano ancora qualche dubbio sul progetto. Della serie: minacciamo di lasciarli tutti in braghe di tela a pochi mesi dalla prossima edizione, così si svegliano e ci danno quello che vogliamo.Non a caso, il trio Mazzi-Morandi-Mazza finge di non sapere che proprio oggi il cda aveva deciso da tempo di parlare del progetto Sanremo. Perché allora la minaccia è arrivata proprio ieri? Perché il progetto dei tre prevede(va) sul palco del Festival Morandi, affiancato da Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez e, «a fare da irriverente controcanto», la coppia "comica" Luca e Paolo prestata per l’occasione da Le iene.Il nodo della (finta) querelle non riguarda né Morandi né tantomeno Mazzi. No, il punto è un altro: la presenza di Belen. Cioè di una showgirl che ha ammesso ai giudici di avere fatto uso di cocaina e che è fidanzata con Fabrizio Corona (e non vale la pena di aggiungere altro). Guarda caso il colpo di teatro della premiata ditta Morandi-Mazzi-Mazza è arrivato alla vigilia del cda Rai ma soprattutto a poco più di 48 ore dalle dichiarazioni anti Belen di due consiglieri Rai. Da Taormina, sabato scorso, il consigliere Verro ha tuonato: «Spero che al Festival di Sanremo non ci sarà Belen, per quello che rappresenta. Dobbiamo considerare anche il messaggio che diamo, lo stile di vita che si trasmette. Il fatto di avere Belen sul palco e Corona in prima fila  non mi pare dia una buona immagine della Rai». Dello stesso avviso il consigliere Rodolfo De Laurentiis: «Abbiamo bisogno di modelli positivi, spero che Belen non sia nel cast». La riposta è arrivata ieri: o prendete anche Belen o vi lasciamo a piedi. Così il dg Masi ora ha la scusa pronta: ho «dovuto» accettare Belen e con lei tutto il progetto.