Agorà

Dal 13 ottobre. Montezemolo lascia, Marchionne alla Ferrari

mercoledì 10 settembre 2014

Luca Cordero di Montezemolo lascerà la presidenza di Ferrari il prossimo 13 ottobre, data del possibile debutto a Wall Street della controllante Fiat-Chrysler, e al suo posto subentrerà Sergio Marchionne. "Luca Cordero di Montezemolo lascerà su sua richiesta la presidenza della Ferrari con effetto il 13 ottobre prossimo a conclusione del festeggiamento dei 60 anni di Ferrari in America", si legge in una nota Fiat. La presidenza "sarà assunta dall'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne", aggiunge. Marchionne a fine agosto ha detto che la data più probabile per lo sbarco sul mercato borsistico americano di Fca a Wall Street è quella del 13 ottobre.La Ferrari avrà un ruolo importante all'interno del gruppo Fca e nella quotazione a Wall Street. Si aprirà quindi una fase nuova e diversa che credo giusto debba essere guidata dall'ad del gruppo". Lo dice Luca Cordero di Montezemolo che parla di "fine di un'epoca". "Come presidente della Ferrari ha portato l'azienda ad un livello tecnologico e organizzativo di eccellenza e ha ottenuto importanti risultati economici". Lo afferma l'ad di Fiat Sergio Marchionne, in una nota, parlando Luca di Montezemolo. "Desidero ringraziare Luca a nome della mia famiglia e a titolo personale per quanto ha fatto per la Fiat e la Ferrari - così il presidente del Lingotto John Elkann -. A Luca vanno i miei auguri per il suo futuro professionale e imprenditoriale, con la speranza, certamente condivisa, di vedere presto la Ferrari tornare a vincere".

Già atteso da alcuni giorni, il divorzio di Luca Cordero di Montezemolo dalla Ferrari ufficializzato questa mattina sostiene il titolo Fiat in un mercato che continua a speculare su operazioni societarie che riguardano la casa di Maranello, accelerando la realizzazione di alcuni progetti strategici del gruppo Fca. Alle 10,50 Fiat segna un rialzo del 2,14% a 7,86 euro con scambi per oltre 11 milioni di euro rispetto ad una media giornaliera di 15,2 milioni e a fronte di un calo dello 0,3% dell'indice Ftse Mib.Marchionne ha escluso in modo netto l'ipotesi di una integrazione con Fiat-Chrysler : "Non c'è la minima intenzione". E ha aggiunto: "La Ferrari è nata e morirà italiana. Se qualcosa venisse prodotto fuori da questo stabilimento sarebbe osceno, totalmente inconcepibile, se non nascesse qua non sarebbe più la Ferrari". In Ferrari, ha proseguito Marchionne, "vogliamo conservare l'integrità strategica per andare avanti. La Ferrari non può appoggiarsi sul sistema Fiat-Chrysler. L'Indipendenza operativa non sarà mai messa in discussione".

"Usciamo da un anno brutto perché abbiamo trascurato l'importanza e le difficoltà di questo sistema di motore nuovo che non è tradizionale. Ci sarà un nuovo ciclo per la Formula 1, va riscritto. Ci sono le premesse per tornare presto a vincere". Lo ha detto Luca di Montezemolo, presidente dimissionario della Ferrari, in conferenza stampa congiunta con Sergio Marchionne. Il presidente uscente del Cavallino Rampante ha confermato che Felisa  resterà l'amministratore delegato della Ferrari, ha sottolineato che resterà l'obiettivo di preservare l'esclusività della Ferrari: "Ci sarà un piccolo fisiologico aumento rispetto al tetto di 7.000 vetture, viste le attese troppo lunghe per non avvantaggiare la concorrenza". Secondo l'ex presidente di Confindustria, quindi, bisognerà vedere in base a come cambia il mercato, ma con la massima attenzione".  

Possibilista Montezemolo su un suo futuro in Alitalia"È una possibilità ma fino a metà di ottobre sono concentratissimo qui. Poi ne parliamo, prematuro parlarne.  Voglio occuparmi anche della scuola di mio figlio".