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Mondiali 2014. Giappone ko, la Grecia continua a sognare

mercoledì 25 giugno 2014
Colombia-Giappone 4-1Bastano tre titolari alla Colombia per rifiatare, contenere i volenterosi ma sterili attacchi del Giappone di Zaccheroni e comunque vincere facilmente 4-1 chiudendo il girone a punteggio pieno. Una prova di forza di una delle candidate alla vittoria finale che ora affronterà negliottavi il roccioso Uruguay, ma la qualità della Colombia sembraun'altra cosa. E la festa è completata dall'ingresso-passerellanel finale del portiere Mondragon che diventa, a 43 anni e tregiorni, il giocatori più anziano della storia dei mondiali. Alla super Colombia bastano un tempo affidato a Cuadrado e un altro riservato a James Rodriguez, due delle stelle del mondiale. Cuadrado segna su rigore all'inizio, poi Okazaki trova in pari al 46'. Ma nel secondo tempo una doppietta di Jackson Martinez, finora lasciato in panchina, chiude i giochi e in chiusura un pallonetto di James Rodriguez fissa il 4-1 finale della Colombia. Zaccheroni lascia il Brasile in maniera deludente.Grecia-Costa D'Avorio 2-1Finisce con i giocatori della Grecia che inscenano addirittura un girotondo, saltando e ballando come mai nella storia. E infatti ha icontorni dell'evento memorabile, la qualificazione per gliottavi della Coppa del mondo, a spese della Costa d'Avorio. Èla prima volta che il calcio ellenico arriva così in alto, titolo europeo del 2004 vinto in Portogallo a parte. Negli ottavi la Grecia è attesa dal Costarica.  Al 'ballo delle debuttantì non ci sarà, invece, la Costad'Avorio che, a un certo punto, nella sua prima qualificazione agli ottavi, ci ha pure creduto. In particolare dopo che Wilfried ha firmato il pareggio poco prima della mezz'ora del secondo tempo, su suggerimento del solito Gervinho, il migliore dei suoi. Il sogno è durato all'incirca un quarto d'ora, ma si è dissolto come in un brutto risveglio, e in pieno recupero, quando Sio ha atterrato in area Samaras, che ha trasformato il rigore del definitivo 2-1. È stato a quel punto che la Grecia ha visto materializzarsi un sogno atteso invano per decenni. Unsogno anche per certi versi proibito, anche alla luce di come era arrivata la qualificazione per il Brasile, solo dopo la coda dei Play-off.  Le lacrime amare e copiose dei giocatori ivoriani a fine partite la dicono lunga: nello sport, come nella vita, non è facile toccare con mano un traguardo mai raggiunto e poi vederlo sfumare per un errore, in un attimo. Fra i più dispiaciuti, Didier Drogba, per il quale quello brasiliano è stato verosimilmente l'ultimo Mondiale.