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TRA REALTÀ E FINZIONE. La fiction rilancia Mattei, «sognatore spericolato»

Tiziana Lupi giovedì 30 aprile 2009
Un uomo considerato cinico e senza scrupoli che, forse, lo era ma sempre per il bene del Paese». E anche: «Un grande corruttore ma incorruttibile, uno che, dei partiti politici, diceva: "Li uso come un taxi. Salgo, mi faccio portare dove voglio, pago la corsa e scendo". Però lo faceva sempre a fin di bene». Il regista Giorgio Capitani non nasconde la sua ammirazione per il fondatore e presidente dell’Eni al quale è dedicata la fiction Enrico Mattei. L’uomo che guardava al futuro che Raiuno propone domenica 3 e lunedì 4 maggio in prima serata. «Non abbiamo fatto un santino – tiene a precisare Capitani – ma, lavorando a questo film, ci siamo tutti innamorati di Mattei. Un uomo morto troppo presto, di cui l’Italia di oggi avrebbe molto bisogno». Prodotta da Lux Vide e Rai Fiction e interpretata da Massimo Ghini (nei panni di Mattei) con Vittoria Belvedere, Simone Montedoro e Mirco Petrini, Enrico Mattei. L’uomo che guardava al futuro ripercorre in due puntate la vicenda umana e professionale del fondatore dell’Eni, morto il 27 ottobre 1962 in quello che inizialmente fu considerato un incidente aereo e che, successivamente, si è rivelato un attentato i cui mandanti sono però rimasti a tutt’oggi sconosciuti. La vicenda prende il via a Milano, negli anni ’30, dove Enrico Mattei ha appena messo in piedi la sua prima fabbrica, e attraversa tutta la sua vita: dal matrimonio con la ballerina austriaca Greta Paulas al desiderio mai appagato di un figlio; dai difficili rapporti con il fascismo alla conseguente scelta dell’esperienza partigiana; dai rapporti con la Democrazia Cristiana e dall’incarico affidatogli dall’allora presidente del Consiglio Alcide De Gasperi di liquidare l’Agip alla scelta impopolare di non farlo e di costituire l’Eni; dall’opposizione al monopolio delle Sette Sorelle, l’accordo con l’Iran e il sostegno alla guerra di liberazione dell’Algeria fino all’attentato in cui perse la vita. Per Luca Bernabei, che ha prodotto la fiction insieme alla sorella Matilde, «questo film trova il suo senso in una frase di Mattei: "Non mi interessa essere un uomo ricco in un Paese povero". La fiction è stata fortemente voluta da mio padre Ettore che è stato un grande amico di Mattei e noi l’abbiamo pensata come un omaggio all’uomo che ha portato all’Italia l’energia a basso costo, permettendole di entrare a far parte dei Paesi più industrializzati, e che, in certo senso, si è immolato per l’Italia». L’energia a basso costo: era questo il «chiodo fisso» di Mattei che, nell’indipendenza energetica, vedeva le basi per lo sviluppo dell’Italia all’indomani della fine della seconda guerra mondiale: «Mattei è stato l’uomo che ha abbassato il costo della benzina di sette lire» ricorda Giorgio Mariuzzo, che ha scritto la fiction insieme a Monica Zapelli e Claudio Fava. E, per ricordarlo, l’Eni ha pensato di rendergli omaggio proprio scontando la benzina. Da domani a lunedì 4 maggio, infatti, nei 2.800 distributori vendita Agip sparsi in tutta Italia sarà possibile ricevere uno sconto di dieci centesimi al litro nei punti Iperself negli orari di chiusura del distributore.