Agorà

Il megaconcerto. Ligabue scalda i motori per Monza

MASSIMO GATTO sabato 7 maggio 2016
Se c’è un uomo che non sa mentire, questo è Ligabue. Così il sorrisetto imbarazzato dei clippini web in cui prometteva che, dopo le collaborazioni con Negrita, Bertè, Locasciulli e Grignani, se ne sarebbe rimasto buono buono per un po’ a lavorare al nuovo album, non ha convinto più di tanto lo zoccolo duro dei fan. Intuizione azzeccata. A settembre il rocker con le scarpe da tip-tap è infatti protagonista all’Autodromo di Monza di quello che si annuncia come il concertone dell’estate. Appuntamento sabato 24, una ventina di giorni dopo il Gran Premio d’Italia e un mese-un mese e mezzo prima la ventilata pubblicazione del successore dell’album Mondovisione, arrivato frattanto al settimo disco di platino. «Eseguirò in anteprima alcuni brani; so bene arriveranno sul web prima del disco, ma amen», spiegava ieri l’idolo di Correggio nella principesca cornice di Palazzo Reale, annunciando per quest’anno il trasferimento dell’epica di Campovolo nel circuito monzese. È proprio Liga Rock Park il “grande evento” di fine estate cui avevano fatto riferimento nei giorni scorsi il presidente dell’Autodromo Andrea Dell’Orto e il direttore Francesco Ferri parlando delle iniziative ospitate quest’anno nella struttura, sede pure del Gods of Metal (Rammstein, Korn, Megadeth il 2 luglio), dell’i- Days Festival (Paul Kalkbrenner Bloc Party, Sigur Rós, Stereophonics, Biffy Clyro, Suede dall’8 al 10 luglio). Protagonista l’estate scorsa della fortunata rentrée di Manu Chao, l’Autodromo di Monza ospita per la prima volta il rocker emiliano, che aveva già suonato in Brianza all’inizio degli anni Novanta al PalaDesio e nel Duemila allo Stadio Brianteo di Monza. Insomma, sembra proprio che il record segnato in Autodromo dai Pink Floyd, 50 mila persone nell’89, abbia le ore contate, visto che gli organizzatori per lo show di Liga se ne attendono esattamente il doppio. È la forza del connubio tra rock e motori sperimentato con successo pure in altri circuiti come Imola, Zeltweg in Austria o Hockenheim in Germania. Prima dello show e del disco, però, Ligabue torna in libreria martedì prossimo con la raccolta di racconti Scusate il disordine. «Un libro del genere rappresenta le mie vacanze dalla scrittura musicale, dove sono fedele alla struttura intro-strofa-ponte-ritornello eccetera», spiega. «Infatti sono tutti diversi anche nello stile, nella tecnica di narrazione. E sicuramente scriverli mi ha aiutato anche per il prossimo disco, che in fondo sarà un album-concept, vale a dire il racconto di una storia in vari capitoli, con la musica. Ho scritto una ventina di canzoni, vedremo cosa rimarrà alla fine. Se questo nuovo album venisse, però, come l’ho in testa io, potrei anche decidere di eseguirlo per intero nel prossimo tour». © RIPRODUZIONE RISERVATA Al circuito automobilistico il 24 maggio attese centomila persone: il doppio di quelle accorse per i Pink Floyd Luciano Libague