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«UN PASSO DAL CIELO». «Lassù ritrovo me stesso e la pace perduta»

Tiziana Lupi sabato 9 aprile 2011
Vette imbiancate, vallate ridenti, laghi simili a specchi, boschi incontaminati. Un posto che sembra davvero a Un passo dal cielo. Ed è così che si intitola la nuova serie che Raiuno propone da domenica 10 aprile in prima serata. L’ha realizzata, per Rai Fiction, la Lux Vide che l’ha voluta (ed è la prima volta per una serie televisiva) in alta definizione proprio per poter rendere al meglio la bellezza dei paesaggi. Ad interpretarla (per la regia di Enrico Oldoini) è Terence Hill che, smessa (solo temporaneamente) la tonaca di Don Matteo, stavolta indossa la divisa della guardia forestale. Il suo Pietro è, infatti, il capo della squadra della forestale di San Candido, piccolo paese della Val Pusteria, in Alto Adige. L’uomo, ex campione di alpinismo, si è rifugiato lì dopo la morte dell’amatissima moglie, precipitata durante una scalata che stava compiendo insieme a lui. Per quella morte, rimasta misteriosa, Pietro è stato anche processato ma l’assoluzione non ha cancellato i suoi sensi di colpa ed è proprio a causa di questi che ha deciso di tentare di ritrovare pace e serenità in montagna, appunto a un passo dal cielo. Dove ritroverà anche la fede perduta, ricavando giorno per giorno da un grosso pezzo di legno una croce che andrà alla fine a piantare in cima a una montagna in memoria della moglie.Ed è lì, su quei bricchi, che esercita quotidianamente la sua attività di protezione dell’ambiente, della natura e degli animali, aiutato dal suo vice Roccia (Francesco Salvi), un ex boscaiolo, dalla veterinaria del paese Silvia (Gaia Bermani Amaral) e dal simpatico poliziotto Huber (Gianmarco Pozzoli): «Sono nato qui, a contatto con la roccia, gli alberi e le stelle. La mia casa sono le montagne e il silenzio dei boschi. Conosco la lingua del vento, della pioggia, degli animali. Proteggere questo mondo è la mia vita» dice Pietro. Ma la sua routine viene improvvisamente interrotta da un doppio arrivo: quello di Vincenzo (Enrico Iannello), poliziotto napoletano trasferito suo malgrado, che mal sopporta la montagna e le intuizioni investigative di Pietro; e quello di Claudia (Bettina Giovannini) e Giorgio (Gabriele Rossi), rispettivamente cognata (sorella gemella della moglie morta che ancora lo ritiene un assassino, a dispetto dell’esito del processo) e nipote di Pietro. Il ragazzo viene da Milano dove è accusato di diversi reati e sarà proprio lo zio, superata la diffidenza del giovane, a tendergli la mano di cui ha bisogno. «Pietro è un personaggio un po’ epico, uno che ha fatto della difesa della vita e della natura la sua missione – dice Terence Hill, entusiasta di avere potuto utilizzare per questo ruolo il suo «background di cowboy» –. È la prima volta che in una fiction si parla della guardia forestale e, soprattutto, di ambiente e natura. Quante disgrazie dovremo ancora sopportare prima di accorgerci che dobbiamo prenderci cura dell’ambiente? Tra le puntate della serie, ad esempio, ce n’è una dedicata all’inquinamento con sostanze chimiche: un tema che dovrebbe starci molto a cuore visto quello che sta succedendo in Giappone con la centrale nucleare». La passione per la "sua" guardia forestale non gli impedirà, tuttavia, di indossare nuovamente l’abito talare: «Da qualche giorno stiamo girando Don Matteo 8. Lo facciamo non solo perché ci divertiamo ancora, ma anche per onorare il desiderio della gente che ce lo chiede e che non smette di apprezzare quella fiction. Dopo tanti anni che fai l’attore, il tuo mestiere appartiene anche agli altri. E questi altri, gli spettatori, devono contare nelle scelte che fai». Nel cast di Un passo dal cielo c’è anche Katia Ricciarelli, nei panni di Assunta, simpatica proprietaria di una locanda. Per vedere la fiction in alta definizione, su un televisore HD, sintonizzarsi sul canale 501 del dtt.