Agorà

Rai 1. Lorena Bianchetti: il valore della preghiera in tv

Angela Calvini mercoledì 18 marzo 2020

Lorena Bianchetti

Lorena Bianchetti non molla e da domenica scorsa ci aspetta in studio, da sola e sorridente nonostante tutto, per tenerci aggiornati con il settimanale di informazione religiosa A sua immagine, su Rai 1 il sabato pomeriggio alle 15.55 e la domenica mattina a partire dalle 10.30 su Rai 1, per accompagnarci verso la Messa, prima, e l’Angelus del Papa, poi. Una scelta coraggiosa, ma nello spirito del servizio pubblico per mamma Lorena che, finita la trasmissione, corre a casa dalla piccola Estelle.

«Vado in trasmissione con le dovute cautele – rassicura Lorena – . In studio domenica scorsa sono arrivata con guanti, mascherina, disinfettante e ho tolto questi strumenti solo pochi secondi prima della diretta. Eravamo pochissimi in studio e un grande ringraziamento va ai tecnici che lavorano con grande spirito di abnegazione e di responsabilità. Ma mi sembra giusto continuare un servizio per la gente che sta casa, per fornire un supporto spirituale e di conforto».

Ribaltata, ovviamente, anche la scaletta, che ora segue l’attualità del momento e propone collegamenti via skype, come quello di domenica scorsa con don Marco Pozza dal carcere Due Palazzi di Padova. «Domenica prossima il tema sarà l’attualità della preghiera – anticipa la Bianchetti – Parleremo dell’appuntamento di domani, promosso dalla Cei, affinché tutte le famiglie espongano un drappo e recitino il rosario alle ore 21. Rivedremo anche tanti sacerdoti che dicono la messa tutti i giorni anche sui social, e gesti importanti come quello dell’Arcivescovo di Milano, il cardinale Delpini, che prega la Madonnina sulle guglie del Duomo ».

Il contatto col pubblico si è fatto ancora più affettuoso e diretto, segno che questi tempi difficili ci stanno insegnando qualcosa, aggiunge la conduttrice: «In tanti correvamo come i criceti: questo stop obbligatorio e impensato, ha dato la sensazione di vivere un “non tempo”. Adesso penso che la gente finalmente abbia capito la re- sponsabilità di ogni singolo. Vedo un percorso: una volta a casa c’è modo di fare silenzio con se stessi, di rinsaldare i rapporti, di riscoprire l’importanza dell’essenzialità e di una dimensione spirituale, di non essere schiavi del tempo ma di vincerlo. Da quello che mi scrive il pubblico – prosegue – sento che c’è tanta paura, ma quando hai confidenza con la paura scatta la resilienza, la capacità di gestire la situazione in un momento difficile. Questo tempo è un’opportunità». A Sua immagine, accompagna anche un servizio essenziale, la Messa per i tanti fedeli che non possono più accedervi per ora. «E’ una sofferenza, ma è un momento passeggero, si può vivere la spiritualità in altri modi. Io personalmente – aggiunge – ho scoperto la forza della Comunione spirituale».

Una guida salda, in questo momento drammatico, resta quella di papa Francesco che è «molto vicino all’amato popolo italiano con le sue dirette da Santa Marta tutte le mattine e con i suoi gesti. È il vero Pastore». Spenti i riflettori, Lorena Bianchetti reindossa i panni della mamma e si rifugia fra le braccia di marito e figlioletta: «Cerchiamo di mantenere clima sereno. La famiglia è da sempre ammortizzatore sociale dal punto di vista spirituale e umano, ti rende più forte, e il mio pensiero va agli anziani soli. Ecco perché credo ancora di più all’importanza di tv e social, tanto demonizzati ma ora fondamentali in tutti i sensi, per informarsi, per tenere i rapporti». Per questo la conduttrice ha lanciato sui social l’hastag #abbraccivirtuali, un invito ad “abbracciarsi” con la bellezza delle parole. «L’Italia sta dando un grande esempio e spero che questo aiuti l’Europa a ritrovare il suo senso di unità – conclude –. Dal canto mio, sono orgogliosa di lavorare da 27 anni per la Rai che è davvero una grande famiglia e lo stiamo riscoprendo in questi momenti in cui l’azienda è davvero servizio pubblico».