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Astronautica. Nello spazio riprende la collaborazione tra Russia e Usa

Davide Re giovedì 6 ottobre 2022

L'equipaggio che ha raggiunto la ISS

Lo spazio pacifica quello che la terra divide. Un razzo di SpaceX partito dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral in Florida (la storica struttura della Nasa presa in affitto dalla società di Elon Musk) ha portato un altro equipaggio a lungo termine nella Stazione spaziale internazionale (ISS), con un cosmonauta russo, due americani e un astronauta giapponese. Hanno volato insieme dimostrando che almeno nello spazio Stati Uniti e Russia riescono a mettere da parte le tensioni internazionali causate dalla guerra in Ucraina

In un briefing post-lancio Nasa-SpaceX, Sergei Krikalev, capo del volo spaziale umano per Roscosmos, ha affermato che il capo dell’agenzia Yuri Borisov stava cercando di allentare le tensioni dopo che il suo predecessore, Dmitry Rogozin, ha sollevato domande sul futuro della partnership con la ISS. Krikalev ha citato il lavoro di squadra bilaterale nello spazio risalente all’era Apollo-Soyuz nel 1975, dicendo: «Abbiamo iniziato la nostra cooperazione molti anni fa, oltre 40 anni fa, e continueremo la nostra cooperazione per quanto posso immaginare».

L’accordo di scambio di equipaggio firmato di luglio ha aperto la strada alla ripresa dei voli di routine congiunti tra Stati Uniti e Russia verso la ISS iniziati durante l’era dello Space shuttle e continuati dopo che le navette hanno cessato di volare nel 2011. Da allora fino a quando SpaceX ha iniziato a offrire servizi di lancio con equipaggio nove anni dopo, Soyuz era l’unica strada per portare in orbita gli astronauti statunitensi. Il veicolo di lancio usato di SpaceX è costituito da un razzo Falcon 9 sormontato da una capsula Crew Dragon soprannominata Endurance.

A bordo c’era anche Anna Kikina, 38 anni, unica cosmonauta donna in servizio attivo con Roscosmos. La missione è la prima con un russo lanciato dal suolo statunitense in due decenni. Quando la navicella è entrata nell’orbita terrestre, Kikina ha ringraziato via radio la Nasa, Roscosmos e i loro partner della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per «questa grande opportunità. Siamo così felici di farlo insieme». La cosmonauta russa si era addestrata negli Stati Uniti per il volo dalla primavera del 2021 e si è scambiata di posto appunto con un’astronauta della Nasa che aveva volato con la Soyuz sempre per la ISS il mese scorso.


Il team è guidato da Nicole Aunapu Mann, 45 anni, che è diventata la prima donna nativa americana inviata in orbita dalla Nasa e la prima donna a prendere il posto di comandante di un SpaceX Crew Dragon. Mann, colonnello del Corpo dei Marines degli Stati Uniti e pilota di caccia da combattimento, è anche tra il primo gruppo di 18 astronauti selezionati per le imminenti missioni Artemis della Nasa con destinazione Luna. Il pilota designato però era il compagno di volo di Mann Josh Cassada, 49 anni, un aviatore della Marina degli Stati Uniti e pilota collaudatore con un dottorato in fisica delle particelle ad alta energia. A completare l’equipaggio dell'agenzia spaziale giapponese JAXA c'era Koichi Wakata, 59 anni, un esperto di robotica che compie il suo quinto viaggio nello spazio.

Il team è stato accolto dai sette occupanti attuali della ISS - il team Crew-4 composto da tre americani e un astronauta italiano (Samantha Cristoforetti) - oltre a due russi e l'astronauta della Nasa che hanno volato con loro su un volo Soyuz. Una volta nella stazione gli astronauti, a partire dalla giornata di venerdì 7, inizieranno una missione scientifica di 150 giorni a bordo del laboratorio orbitale a circa 250 miglia (420 km) sopra la Terra. La missione, denominata Crew-5, segna il quinto equipaggio della ISS che la Nasa ha portato a bordo usando come vettore i veicoli di SpaceX.