Agorà

Calcio. La Carrarese perde, Buffon la manda in ritiro

Giulia Antinori lunedì 27 aprile 2015

Un presidente che manda in ritiro la squadra dopo una sconfitta non fa più notizia. La "segregazione" punitiva ormai è prassi consolidata. E che non ci sia un mezzo migliore per stimolare la grinta dei giocatori deve essere proprio vero se a infliggere la severa punizione è un presidente che come mestiere fa proprio il calciatore. Così, Gigi Buffon, il "dottor Jekyll" del pallone nostrano, appena riposta la maglia numero 1 della Juventus nell'armadietto ha indossato la cravatta da presidente della Carrarese (Lega Pro) e ha ordinato il coprifuoco ai suoi atleti. A scatenare l'impeto punitivo del presidente è stata la sconfitta casalinga (2-1) contro la Spal che ha lasciato la squadra nella parte bassa della classifica. «Abbiamo seriamente messo in crisi il percorso fin qui svolto e si rischia di vanificare quanto di buono è stato fatto nei primi mesi del campionato», ha tuonato "mister Hyde" attraverso una lettera pubblicata sul sito internet del club. Rivela anche di avere «esternato tutto il mio disappunto e la mia delusione al direttore generale Sandro Turotti» prima di confermare il provvedimento «da mercoledì ad almeno fino al prossimo impegno di campionato». A volte occorre davvero serrare il pugno sbatterlo fragorosamente sul campo sperando che sortisca qualche effetto: «Auspico vivamente che la squadra, l'allenatore e l'area sportiva, possano ritrovare - anche grazie al ritiro stesso - la concentrazione necessaria per poter affrontare e concludere al meglio i prossimi impegni». Un gesto legittimo, ci mancherebbe, nessuno meglio di un giocatore - e di così lunga esperienza - sa quali siano i mezzi migliori per pungolare i colleghi. Poco importa, poi, se nella penombra del ritiro coatto i calciatori della Carrarese sussurreranno qualche commento fra il perplesso e il divertito sul provvedimento, arrivato proprio il giorno dopo la sconfitta della Juve - con capitan Buffon in porta - nel burrascoso derby con il Torino.