Agorà

Internet festival. I nuovi alchimisti? Sono i «web makers»

Annalisa Guglielmino mercoledì 17 settembre 2014
Se potesse twittare, cosa direbbe oggi Karl Marx? E Galileo Galilei? Chi ha riflettuto sul ruolo del grande fisico e filosofo che 400 anni fa apriva la strada all'odierna civiltà delle macchine? Il futuro della rivoluzione digitale parte anche da qui, e a sancirlo sarà l'Internet festival di Pisa. Pensata sempre meno per addetti ai lavori (la prima edizione vide la luce nell'incubatrice del Cnr) e sempre più per internet addicted (o anche solo appassionati, visto che «dipendenti» in una forma o nell'altra lo siamo un po' tutti), la manifestazione internazionale dedicata al mondo della Rete e delle nuove tecnologie, giunta alla 4a edizione, torna nella città toscana dal 9 al 12 ottobre. 
Da Galileo Galilei (nel 450esimo anno della nascita) a Twitter, dalla rivoluzione digitale cinese (simboleggiata dal Taobao, una versione del Dragone di Ebay) alla discussa storia del Coltan (la cosidetta “sabbia nera” che serve per costruire i nuovi smartphone e che è all'origine di numerose violenze in Congo); dalla maratona con i vecchi videogame agli artigiani 2.0, passando per big data, mappe digitali e software per analizzare dati. E poi il mondo delle app più innovative, dei robot antropomorfi (tra cui quello che risolverà in diretta il cubo di Rubik in un minuto o quello in grado di aiutare la deambulazione di anziani e persone con arti amputati), e le curiosità della sicurezza in rete, come le sfide tecnologiche agli hacker al web sommerso. Insomma un viaggio nella rivoluzione digitale. Che l'anno scorso ha richiamato tra il Ponte di Mezzo e la Stazione Leopolda (ma tutta Pisa è coinvolta, con 20 «location» dedicate e più di 100 eventi) oltre 280mila presenze (è promosso da Regione Toscana, Comune di Pisa, Registro .it e Istituto di Informatica, Telematica del Cnr, Università di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna, Scuola Normale Superiore insieme a Camera di Commercio, Provincia di Pisa e Associazione Festival della Scienza).In programma anche spettacoli teatrali, concerti e proiezioni di film. Tra questi, l’11 ottobre si terrà la prima dello spettacolo “Marx Reloaded - Tutto quello che avreste sempre voluto sapere da Marx...in un tweet”, interpretato da Moni Ovadia.Gli «11 incontri da non perdere» - per dirla con gli organizzatori che fanno l'occhiolino agli ormai famosi elenchi di Buzzfeed - quelli con i filosofi Remo Bodei, Giulio Giorello, il fisico Guido Tonelli, lo scienziato Laszlo Barabasi, il massmediologo Derrick De Kerckhove, la blogger Beth Kanter, e i giornalisti Lucia Annunziata, Fabio Chiusi,Mario Tedeschini Lalli, Anna Masera, Massimo Russo. Vere chicche del festival, le applicazioni per cellulari, pensate per semplificare la vita. Come Spotlime (vedi video sotto) è un’app specializzata nella ricerca di eventi 'last minute' nei dintorni di Milano. Nasce nel 2013 dall’idea di quattro giovani, tutti sotto i 30 anni: far incontrare la richiesta con l'offerta (il 50% dei biglietti per gli eventi rimane invenduto). Aprendo Spotlime si scoprono feste esclusive, aperitivi speciali, concerti, mostre ed esposizioni. La app seleziona solo i 15 migliori eventi di ogni giorno, permettendo di prenotare o acquistare un biglietto in soli due click.
Iaqy è invece un sistema di monitoraggio e miglioramento dell'aria in ambienti chiusi . Obiettivo: combattere i diversi problemi di salute, noti nel complesso con il nome di «sindrome dell'edificio malato». La cura? sta nella fitoterapia, per la giovane squadra di Iaqy. A ogni ambiente la sua pianta, e la app dice quale.
Proposte, queste, che insieme al mondo delle startup e dei nuovi «makers» scandagliano tutto l'universo delle «materie prime» offerte dal web. «I makers - sentenzia Gianluigi Ferrari dell'università di Pisa, tra i curatori della manifestazione - sono i nuovi alchimisti». E gli alchimisti, capaci di manipolare le materie prime di cui è ricca, hanno un tempo fatto grande l'Italia. Come i filosofi.