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CALCIOPOLI BIS. La Procura Figc: anche l'Inter condizionava gli arbitri

lunedì 4 luglio 2011
"L'Inter violò l'articolo 1" del codice di giustizia sportiva e la sua condotta fu finalizzata a determinare vantaggi in classifica: una fattispecie che configura l'illecito sportivo, ai sensi dell'attuale art.7 del codice di giustizia sportiva. Lo scrive il procuratore Figc Stefano Palazzi nella sua relazione sull'archiviazione dell'esposto presentato dalla Juve per riavere lo scudetto revocato nel 2006. Una conclusione dura, che potrebbe scatenare un nuovo terremoto e riscrivere l'intera storia di Calciopoli.I reati sportivi riscontrati da Palazzi, che si riferiscono al contenuto delle intercettazioni relative ai contatti avuti da Moratti e Facchetti con i designatori arbitrali, configurano responsabilità diretta dell'Inter, ma sono ormai caduti in prescrizione. La porta resta però aperta perché "alla prescrizione si può rinunciare" e "i diretti interessati possono formulare più opportune istanze". Ora la palla passa al Consiglio federale, che deciderà il 18 luglio se revocare o meno lo scudetto all'Inter. Alcuni passaggi risultano imbarazzanti per l'Inter, in particolare laddove Palazzi parla di "fitta rete di rapporti, intercorsi fra il presidente Facchetti ed entrambi i designatori arbitrali, fra i cui scopi emerge il fine di condizionare il settore arbitrale"."In fatto - prosegue Palazzi - appare evidente il pesante condizionamento sui più delicati meccanismi di funzionamento del settore arbitrale". Una condotta che costituisce "un gravissimo attentato ai valori di terzietà, imparzialità ed indipendenza del settore arbitrale nel suo complesso".MORATTI FURIOSO"Un attacco grave e assolutamente inaccettabile": questo il commento del presidente dell'Inter Massimo Moratti sulla relazione con cui il  procuratore federale Stefano Palazzi ha rilevato elementi di illeciti sportivi attribuibili all'Inter nel dossier di Calciopoli. "Palazzi si sbaglia" ha aggiunto Moratti, che poi ha difeso la memoria di Facchetti: "Considerare Facchetti come nelle accuse della Procura federale è offensivo, grave e stupido".