Agorà

Teatro. Si rialzano i sipari: radio e web festeggiano

Angela Calvini lunedì 15 giugno 2020

Carla Peirolero, direttrice del Suq Festival di Genova

I teatri rialzano il sipario oggi, 15 giugno, data destinata a restare come il momento della rinascita dopo la lunga chiusura delle sale causa coronavirus. Alcuni dei teatri più importanti d’Italia annunciano le loro stagioni speciali, come hanno fatto il Piccolo Teatro e il Franco Parenti di Milano, il Teatro Stabile di Torino, Emilia Romagna Teatro che da domani rialzano il sipario. Riaprono i Festival teatrali estivi come il Napoli Teatro Festival, Sant’Arcangelo di Romagna, Kilowatt Festival, il Festival dei due MOndi di Spoleto, il Festial delle Colline Torinesi ed altri. Si riparte, quindi, ma con prudenza ed attenzione alle norme di sicurezza dettate dal Governo.

Oggi, quindi, diverse sono le iniziative per segnare questo ritorno, anche via web e radio. Alle 18 oggi il primo appuntamento è con l’integrazione e il dialogo. Il Suq Festival incontra il pubblico al Porto Antico di Genova, live e in streaming in collaborazione con @GoodmorningGenova . L'appuntamento si apre con un momento dedicato alle vittime del Covid-19 con due preghiere in musica: Ave Maria zeneize, cantata da Laura Parodi e Ya Mariam, in arabo, canzone alla Madonna, cantata da Mirna Kassis. «Pensiamo al futuro, a ripartire, - è il pensiero di Carla Peirolero direttrice del Suq Festival – oggi vogliamo ascoltare i cittadini, il nostro pubblico, gli artisti, i partner in un dialogo a più voci. Ma non possiamo dimenticare quanto è successo, ne portiamo tutti i segni, siamo feriti e ci sembrava giusto questo momento di raccoglimento, insieme». L’evento potrà essere seguito in live streaming sulle pagine facebook @Goodmorning Genova @Suq Genova @Giardini Luzzati - Spazio Comune. Inoltre, Rai Radio 3, per l’iniziativa Radio Festival che ospita i principali festival italiani, si collegherà col Suq il 19 e il 20 giugno su Rai Radio 3, all'interno delle trasmissioni Fahrenheit e Piazza Verdi.

Ed è Rai Radio 3, che in tutte le lunghe settimane di chiusura, ha dedicato uno spazio più ampio del solito al mondo del teatro. Questa sera il 15 giugno Radio 3 festeggia con una serata speciale in diretta, alle 21.00, dalla Sala B di via Asiago a Roma. E lo fa ritornando ad «un antico amore» - come definisce il direttore di Radio3, Marino Sinibaldi, quello per Bertold Brecht- proponendo i suoi Dialoghi di profughi, letti dall'attore Lino Guanciale. In Dialoghi di profughi, memore della propria esperienza dell'esilio, Bertolt Brecht fotografa con grande lucidità, il rapporto fra discontinuità esistenziale e necessità della metamorfosi, individuando nel soggetto strappato al proprio sistema di abitudini e sicurezze, il propulsore ideale del cambiamento politico e culturale. «Una scelta non casuale quella di questa messinscena radiofonica, con un testo che in qualche modo, rappresenta l'attuale orizzonte di sospensione e indeterminatezza della scena nazionale» aggiunge Guanciale la cui lettura sarà accompagnata da una partitura di musiche, a cura della violinista Renata Lackó, scelte dal repertorio classico della musica colta europea, da quello più squisitamente brechtiano, ma anche tra le sonorità "erranti" della tradizione Yiddish. La pièce è prodotta da Emilia Romagna Teatro Fondazione. E domani si rialza il sipario dei teatri ERT. Dapprima cinque incontri con il pubblico di ogni singola città per una riflessione sul valore e sulla funzione pubblica del teatro, tenuti dal direttore Claudio Longhi. Si parte alle ore 10.00 dal Teatro Storchi di Modena, per poi spostarsi alle 11.30 al Teatro Ermanno Fabbri di Vignola, alle 15.00 al Teatro Dadà di Castelfranco Emilia, alle 16.30 al Teatro Arena del Sole di Bologna, per finire alle ore 18.30 al Teatro Bonci di Cesena. Quindi, alle ore 21.00, in contemporanea in tutte e cinque le sedi, Che cosa può ilteatro? Storie di palcoscenico, un reading a cura della compagnia permanente di ERT.

Questa sera alle 21, invece, il regista e attore Michele Sinisi vestirà i panni del portiere del Macbeth in diretta dalla cucina di casa sua, davanti allo stesso frigorifero aperto divenuto ormai il simbolo di #decretoquotidiano, il format giornaliero che dagli inizi della pandemia affronta i temi di questi giorni dal tinello di casa Sinisi. Una produzione Elsinor Centro di Produzione Teatrale/Teatro Fontana visibile sui social di @Teatro.fontana, @progettofarsa, Elsinor Centro di Produzione Teatrale.

Macbeth è un evento virtuale, uno spettacolo pensato appositamente per lo streaming, dove assistiamo alla tragicommedia di un padre-attore che per non perdere il contatto con il proprio mestiere si lascia dirigere dai figli in una versione domestica dell’opera più cupa di Shakespeare, interpretando il personaggio più umile: il portiere. Al progetto in streaming, seguirà, in un secondo momento, la versione dello spettacolo che, continuando a narrare le vicende della storia attraverso i cellulari o gli iPad, troverà nello spazio all’aperto del Teatro Fontana di Milano, la presenza del portiere pronto a “recitare” ogni qualvolta un gruppo di spettatori si presenteranno.