Agorà

schermaglie. Gli effetti speciali di un telefilm leggero

di Andrea Fagioli mercoledì 6 aprile 2016
Mentre al cinema spopola Batman contro Superman, in tv arriva la cugina di quest’ultimo, Kara Zor-El, spedita addirittura sulla Terra direttamente dal pianeta Krypton proprio per aiutare il piccolo congiunto Kal-El. Ma la navicella sulla quale viaggia finisce in una zona fantasma dove il tempo passa senza che lei invecchi. Al contrario del cuginetto che tra i terrestri continua a crescere. Fatto sta che quando finalmente Kara arriva sul nostro pianeta, Superman è già grande e nel pieno dei suoi superpoteri. E se all’inizio doveva essere lei a prendersi cura di lui, ora è lui a prendersi cura di lei affidandola alla famiglia Danvers. Qui Kara cresce e si rende conto che il cugino non ha più bisogno della sua protezione, cosa di cui ha invece bisogno «un intero pianeta pieno di persone». La Terra, insomma, non ha più un solo eroe, ne ha due: «Adesso ha anche me - dice Kara -, adesso ha Supergirl». Parte da qui la serie omonima, Supergirl, in onda il sabato in prima serata su Premium Action. Ma prima di essere una supereroina, Kara (Melissa Benoist) è una ragazza timida e impacciata, nascosta dietro un paio di occhiali, combattuta se manifestare o meno i propri poteri. Quando però un aereo con a bordo la sorella d’adozione sta per precipitare non può non intervenire mostrando al mondo le sue doti sovrumane. In questo come nel resto c’è molta commedia, la serie non si prende più di tanto sul serio, punta più al divertimento che all’azione. «Non mi ricordavo come si faceva a volare - ammette Kara ormai vestita come il cugino -, ho avuto una sensazione di terrore, ma positiva: come quando stai per baciare una persona per la prima volta». Supergirl affronta combattimenti impari con i peggiori e muscolosi criminali della galassia, ma si commuove di fronte agli affetti e agli effetti familiari. Semplificata come al solito la lotta tra bene e male. Salvi comunque i principi: «Ho sempre sentito il bisogno di aiutare le persone». Ed è già qualcosa. C’è pure voglia di affermare l’universo femminile, anche se tutto, a livello di storia, è ovviamente improbabile come si conviene in questi casi. I personaggi, a parte la protagonista, sono appena sgrossati. Ma gli effetti speciali non sono male. Insomma, Supergirl va preso e visto per quello che è: un telefilm leggero per una serata in cui è ammesso stare con la testa tra le nuvole. © RIPRODUZIONE RISERVATA