Agorà

Breslavia. L’“altro” sport si sfida ai Giochi mondiali

Mario Nicoliello domenica 23 luglio 2017

Un match di fresbee a squadre “7 contro 7”

Mancano i cinque cerchi e la staffetta del fuoco, ma ci sono la parata e il giuramento degli atleti. Non viene acceso il tripode, eppure l’atmosfera della cerimonia d’apertura è comunque olimpica. Allo stadio Municipale di Breslavia sfilano gli atleti di 110 nazioni che fino a domenica 30 si contenderanno nel capoluogo della Bassa Slesia 222 titoli in 31 discipline. Ufficialmente si chiamano Giochi Mondiali, in parole povere sono le Olimpiadi degli sport non olimpici. Dal 1981 nel panorama delle rassegne multi-sport esiste anche questa rassegna, che in Polonia celebra la decima edizione. Dopo Taipei e la Colombia, i Giochi Mondiali tornano in Europa a dodici anni dall’edizione tedesca di Duisburg, mentre la prossima andrà in scena a Birmingham in Alabama nel 2021. Tutte le discipline in calendario sognano di fare il salto nel contenitore a cinque cerchi. In passato ci sono riuscite badminton, beach- volley, rugby a sette, taekwondo e triathlon. A Wroc?aw (pronuncia “vrozuav”), come gli abitanti locali chiamano la città universitaria da 640mila residenti e 150mila studenti fuorisede, la quarta più grande della Polonia, faranno la loro ultima apparizione il karate e l’arrampicata, promosse tra i grandi a partire dai Giochi di Tokyo 2020. Un occhio al passato e uno al futuro, quindi, per analizzare i dieci giorni di gare. La storia incorona sin qui l’Italia come la nazione più vincente negli sport non olimpici. Con 137 ori e 394 medaglie complessive, gli azzurri hanno fatto meglio di tutti nei Giochi Mondiali finora disputati, imponendosi in tre edizioni: Londra 1985, Karlsruhe 1989 e Cali 2015. In Polonia gli azzurri dovranno difendere il primato a denti stretti, visto che hanno un solo oro di vantaggio sugli Stati Uniti. Se si respira aria di sorpasso nella graduatoria per vittorie, l’Italia può stare tranquilla in quella per numero di podi. Gli Stati Uniti sono staccati di 34 medaglie. Nel panorama dei Giochi Mondiali c’è davvero di tutto. Anche discipline che nel programma olimpico non arriveranno mai. Si gareggia in terra, in acqua e anche in aria. A vibrarsi nel cielo polacco saranno gli atleti del paracadutismo, dell’aliante acrobatico (il campione del mondo è l’italiano Luca Bertossio) e del parapendio. Ci sono poi sport olimpici che presentano specialità non inserite nel calendario a cinque cerchi. È il caso del tiro con l’arco (con ricurvo, compound e arco nudo, vinto a Cali da Giuseppe Seimandi), oppure della ginnastica, che qui propone acrobatica, aerobica, trampolino sincronizzato e gli attrezzi individuali della ritmica. Tra gli sport di combattimento figurano ju-jitsu, karate, muay thai e sumo. Nella pesistica compare l’alzata di potenza dove bisogna eccellere in tre esercizi: squat, distensione su panca piena e stacco da terra. Sulla sabbia, seppur lontani dalle rive dell’Oder, si gioca a beach-handball, mentre sul tappeto verde del biliardo spazio a carambola tre sponde (il campione in carica è Marco Zanetti), snooker (il biliardo inglese) e pool con 9 palle. Entrando nella Centennial Hall si scopre come le bocce siano tutt’altro che uno sport per anziani, con le palle colorate che raggiungono la più piccola pallina bianca nelle versioni della raffa, del pétanque e del volo. Per chi crede che il bowling sia solo un divertimento del sabato sera, basta fare un salto alla Sky Tower per capire che il più bravo ad abbattere i birilli può mettersi al collo anche una medaglia d’oro. Corposa la platea degli sport rotellistici: pattinaggio artistico, hockey con pattini in linea e pattinaggio velocità, sia su pista sia su strada. Capitolo sport acquatici: si va dalla canoa polo al nuoto pinnato, passando per il salvamento. Discorso a parte per gli sport di squadra. L’elenco annovera il fistball (a metà tra pallavolo e pallapugno), il floorball (simile all’hockey su pista ma senza pattini a rotelle), il lacrosse (versione estiva dell’hockey su ghiaccio), il disco volante (il freesbee sette contro sette) e il korfball (la pallacesto), dove uomini e donne giocano insieme da sempre. Non potevano mancare la danza sportiva (salsa, latino americano, standard e rock’n’roll) e l’orientamento nelle versioni sprint, mezza distanza e staffetta. In tutto questo calderone gli organizzatori polacchi hanno aggiunto quattro sport dimostrativi: football americano, canottaggio indoor, kickboxing e addirittura uno specialità motoristica, lo speedway, che a queste latitudini ha un grande seguito. Il primo titolo è stato assegnato nell’arrampicata, specialità boulder (senza imbrigliatura). A Tokyo ci saranno anche le più spettacolari prove di velocità (speed) e difficoltà (lead). Niente Giochi 2020 invece per squash, sci nautico e wakeboard (la versione con la tavola) che dovranno accontentarsi dei World Games. Così come i puristi del tiro alla fune, disciplina olimpica fino al 1920, che se vorrà rientrarvi sarà costretta a inserire le gare miste, il vero lasciapassare per i cinque cerchi del futuro.