Agorà

UN NUOVO SCANDALO. Gf, altra bestemmia «Basta, chiudetelo»

Massimo Iondini venerdì 28 gennaio 2011
Nuova bestemmia al Grande fratello, l’ennesima. Una deprimente serie che è ormai la evidente "cifra stilistica" del reality show di Canale5, giunto alla undicesima edizione. «Basta, chiudetelo» è la perentoria richiesta delle associazioni di utenti Adoc e Aiart. Un volgare e offensivo primato, quello delle bestemmie in tv, che ha visto come ultimo protagonista Nathan Lelli, 24enne muratore di Castel San Pietro Terme (Bologna), entrato nella "casa" del Gf lo scorso 10 gennaio attraverso il meccanismo del casting online. «A causa di un deprecabile episodio accaduto nelle ultime ore – recitava ieri pomeriggio un imbarazzato comunicato dell’ufficio stampa del reality show – Grande fratello ha annullato il televoto settimanale tra i concorrenti in nomination». Quindi l’annuncio dell’eliminazione dal gioco di Nathan Lelli, già in serata, e che «tutti i telespettatori che hanno partecipato al televoto di questa settimana saranno integralmente rimborsati». «Per noi non dovrebbe essere eliminato solo Nathan Lelli, ma tutto il Grande Fratello» chiede a gran voce l’Aiart, l’associazione di telespettatori cattolici. «Se uno spettacolo ricorre alle bestemmie per fare audience vuol dire che è alla frutta. Va chiuso». Le fa eco l’Adoc, associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori. ««Basta volgarità, basta imprecazioni, basta Grande fratello – sbotta il presidente Carlo Pileri –. Chiediamo all’Agcom di intervenire immediatamente per far chiudere una trasmissione che quest’anno ha superato il limite della decenza. Le continue bestemmie e i turpiloqui non possono essere puniti con la semplice squalifica dei concorrenti, si deve annullare l’intera edizione, prevedendo il rimborso integrale ai telespettatori di quanto finora speso per il televoto, che stimiamo essere in media tra i 150 e i 200 euro a persona». L’Adoc annuncia poi di aver «inviato un esposto al Comitato Tv e Minori e all’Agcom evidenziando il fatto che si stanno violando l’art. 21 della Costituzione, dove si afferma il divieto di tutti gli spettacolo contrari al buon costume, e le norme relative alla tutela dei minori». Insomma, non erano bastate le recenti bestemmie (con relative espulsioni) di Pietro Titone, Matteo Casnici e Massimo Scattarella. È chiaro che, dal punto di vista del "battage pubblicitario", quegli episodi avevano comunque contribuito a far parlare del Grande fratello. Ma adesso anche per la cinica e spietata regola degli ascolti "a tutti i costi" si è ormai raggiunto il livello di guardia. E l’imbarazzato comunicato del programma pare confermare questa consapevolezza da parte della produzione. «Non siamo disposti a tollerare ulteriori volgarità e offese al pubblico pudore» insiste ancora l’Adoc, contestando anche l’orario di messa in onda del Grande fratello, la prima serata del lunedì, con pillole quotidiane nel primo pomeriggio. Dunque, più in basso di così non si poteva davvero sprofondare. E traballa persino la regola aurea di questa indifendibile tv: gli ascolti. Stavolta siamo al capolinea, al punto che sostenere di ’aver vinto la serata di lunedì scorso potrebbe sembrare un insulto persino a quelli che del Grande fratello tirano i fili.