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Eurovision. La Kalush Orchestra vince per l'Ucraina: «Vi prego, aiutateci» / IL VIDEO

Angela Calvini, inviata a Torino sabato 14 maggio 2022

L'Ucraina vince Eurovision Song Contest 2022: i Kalush Orchestra con la loro Stefania conquistano la kermesse a Torino con un plebiscito al televoto: 440 punti che si sono sommati a quelli delle giurie internazionali per un totale di 631 punti.

«Chiedo a tutti voi per favore di aiutare l’Ucraina e Mariupol, di aiutare Azovstal ora». È l’appello lanciato stasera in mondovisione dalla band ucraina Kalush Orchestra dal palco dell’Eurovision Song Contest a Torino. Appello umanitario peraltro accolto da un boato dal pubblico del PalaOlimpico di Torino. Alle voci che si rincorrevano di una possibile squalifica per la band (il regolamento di Eurovision vieta riferimenti politici) l'Ebu fa sapere che non verrà preso alcun provvedimento.

Nel pomeriggio in un breve video su Telegram il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha lanciato un appello a sostenere i candidati di Kiev. «A breve nella finale dell’Eurovision, il continente e il mondo intero ascolteranno le parole della nostra lingua. E credo che, alla fine, questa parola sarà "Vittoria!" Europa, vota la Kalush Orchestra». Ricordando che il loro codice è il numero 12 Zelensky ha concluso affermando «Sosteniamo i nostri connazionali! Sosteniamo l’Ucraina!».

«Al presidente Zelensky non ho avuto occasione di parlare,è impegnato in altre cose - ha detto i conferenza stampa il cantante leader della band Oleh Psiuk -. L’anno prossimo ci aspettiamo che Eurovision si svolga in una Ucraina nuova e integrata. Ancora grazie a tutti in tutte le nazioni che ci hanno votato, per noi questo supporto è molto importante. Ogni vittoria è importante in Ucraina in questi giorni, la cultura ucraina è stata attaccata e noi siamo qui che la nostra cultura e la nostra musica sono vive». E spiega il senso dell'appello dal palco: «La nostra gente è bloccata in quei luoghi, abbiamo bisogno di aiuto per liberarli, è importante fare informazione, e da questo palco molte informazioni possono arrivare anche ai vostri governanti. Dovete capire quale grande problema l’Ucraina sta sperimentando: se il prezzo di questo appello fosse stato la squalifica lo avremmo pagato». I Kalush Orchestra fra poco torneranno in Ucraina: «Abbiamo un permesso speciale che dura ancora due giorni, torneremo in Ucraina e non sappiamo cosa faremo, so solo che ora abbiamo vinto Eurovision. Noi siamo pronti a combattere e andare avanti fino alla fine

Tra i brani preferiti dei Kalush Orchestra c'è quello dell'Italia: bella la performance di Mahmood e Blanco che convincono con la loro Brividi e si piazzano sesti.

Una serata che è stata aperta dall’inno alla pace dei Rockin' 1000 sulle note di Give peace a chance di John Lennon, e dall’entrata delle delegazioni dei 25 Paesi concorrenti che sventolavano le loro bandiere nel nome di una gara nel nome della fratellanza e del divertimento. Proseguita poi con l’omaggio all’italianità dei più grandi successi di Laura Pausini (che trascina il pubblico cantando a cappella Volare di Modugno), accompagnata sul palco dagli straordinari ballerini Urban Theory (il gruppo ligure con 20 milioni di follower) e con la tenerezza del ritorno in scena di Gigliola Cinquetti e la sua Non ho l’età, trionfatrice dell’Eurofestival nel 1964.

I più attesi della serata erano i Maneskin, vincitori dell’Eurovision dell’anno scorso, che si sono presentati (nonostante l’infortunio di Damiano alla caviglia) carichi mandando in delirio i 7000 del Palaolimpico con il nuovo brano Supermodel e con la cover di If i can dream di Elvis Presley, colonna sonora del prossimo film di Baz Luhrman sul re del rock che verrà presentato fra pochi giorni a Cannes.