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ESCE «THIS IS IT». L'inedito di Jackson divide i fans Ma dietro c'è un business enorme

Gigio Rancilio martedì 13 ottobre 2009
Ora che l’inedito di Michael Jackson This Is It è disponibile sul web dell’artista (all’indirizzo michaeljackson.com), molti fans della popstar scomparsa sono sul piede di guerra. A farli infuriare non è tanto il valore del brano (per un vero fan qualunque inedito è di per sé importante) quanto la scelta della casa discografica Sony Muysic di completare "a suo gusto" (aggiungendo anche le voci dei fratelli Jackson) una canzone che Michael aveva lasciato incisa solo pianoforte e voce. Il risultato artistico, a nostro modesto parere, non aggiunge nulla alla carriera di Jackson. Il brano è piacevole e orecchiabile ma non è certo un capolavoro.«È stato prodotto da John McClane, amico di vecchia data di Michael e uno degli esecutori del fondo di Jackson» affermano i difensori dell’operazione. Ma per la maggior parte dei critici americani non c’è molto di nuovo. Per alcuni ricorda What More can I Do del 2001, per altri copia I just can’t stop loving you del 2005. Secondo il New York Times invece «somiglia a I never heard, un singolo del 1991 scritto per il cantante dei R&B, Sa-Fire». Per la Sony infine «la canzone risale agli inizi degli anni ’90, all’epoca di Dangerous», ma non si esclude «che possa essere addirittura precedente». «Abbiamo trovato la canzone. Era intitolata This is it e l’abbiamo ascoltata» spiega Rob Stringer, presidente di Columbia/Sony. «Abbiamo probabilmente almeno 100 canzoni finite solo in parte» aggiunge Stringer, osservando che il brano, insieme ad una lettura del poema Planet hearth, «sarà incluso nel film in uscita ma non sarà venduto come singolo».In fondo, il vero "scandalo" di questa operazione al quale dovrebbero ribellarsi i fan non c’entra nulla col valore artistico della canzone in oggetto o col fatto se i campionamenti e gli arrangiamenti inventati dalla Sony per This is it avrebbero fatto infuriare Michael oppure no. Il vero scandalo, semmai, è la mancanza di rispetto per l’artista. Il quale, autonomamente e in piena conoscenza, ha conservato per anni questo brano senza darlo alle stampe. «Sarebbe uscito durante il tour» sostiene chi difende questo progetto. Può darsi, ma decine di altri inediti saranno presto messi sul mercato, senza altro motivo che fare soldi. E senza rispettare la volontà di Jackson.La Sony non darà mai le cifre ufficiali, ma la tragica scomparsa di Michael ha già portato nelle casse dell’azienda un mare di soldi. Vi basti un dato: Number Ones, raccolta dei migliori brani di Jackson, è l’album più venduto al mondo dall’inizio dell’anno. Quindi, da oggi la carovana Jackson è di nuovo in marcia. L’inedito This is it è su tutte le radio con l’obbiettivo di tirare la volata a un doppio album omonimoche sarà pubblicato in Italia il 27 ottobre e spianare la strada al film Michael Jackson This is it, che arriverà nelle il 28 ottobre e vi resterà per due settimane prima di divenire un perfetto dvd natalizio. Così, fan e curiosi, si troveranno di fronte al solito dilemma: acquistare gli inediti di Jackson o tradirlo?