Agorà

Musica. Elio e le Storie Tese, l'addio infinito

Angela Calvini lunedì 18 dicembre 2017

Il gruppo Elio e le Storie Tese si sciolgono dopo 37 anni di carriera

Elio e le Storie Tese come i Pooh. Dopo 37 anni di una carriera basata sull’ironia e il paradosso annunciano l’addio, ma poi lo prolungano in tutta una serie di progetti: Sanremo, quindi un tour e un ultimo disco prima di sciogliersi definitivamente. Un progetto presentato oggi alla vigilia del preannunciato Concerto d’addio, in programma al Forum di Assago e tutto esaurito. Con lo show di quasi tre ore previsto stasera la band vuole comunque stupire, ma non sarà l’ultima occasione di vedere insieme gli Elii, concorrenti del prossimo Festival di Sanremo. L’invito alla kermesse è arrivato proprio dopo l’annuncio in tv dello scioglimento, a ottobre, dopo il quale la band spiega di aver realizzato in tempo record il brano Arrivedorci. «Claudio Baglioni ci ha chiesto di dare il nostro ultimo addio al pubblico dal palco dell’Ariston, al quale siamo molto legati - racconta Elio - . Per noi sarà la ciliegina sulla torta». Sperando magari di consacrare l'addio con quella vittoria sfuggita per un pelo nel 1996 con La terra dei cachi e nel 2013 con Canzone mononota (ambedue i brani Premio della critica "Mia Martini") anche se nel 2016 si erano piazzati solo dodicesimi con Vincere l'odio. Prima di separarsi per davvero il 30 giugno, quindi, la band tornerà in tour per 11 date nei palazzetti: a partire da Montichiari il 20 aprile, e poi Padova, Torino, Firenze, Genova, Bologna, Roma, Napoli, Acireale, Bari e Rimini. Il tour, che sarà dedicato a Feiez a 20 anni dalla morte, farà ancora a meno di Rocco Tanica ma potrebbe chiudersi con una sorpresa, forse a San Siro. Il gruppo pubblicherà un ultimo album, che includerà il brano sanremese e il singolo-cover Licantropo vegano, oltre ad altro materiale sul quale la band si è già messa al lavoro.

Il gruppo musicale milanese, fondato nel 1980 da Stefano Belisari (in arte Elio) con alcuni compagni di scuola, proprio a Sanremo aveva consacrato la sua fama conquistata in televisione con programmi come Mai dire gol e Zelig. Anche se il gruppo è cresciuto nell'ambiente della musica alternativa dove si è evoluto col mito di Frank Zappa con un originale mix di altissimo livello tecnico musicale, accompagnato da testi paradossali, non esenti da torpiloquio e goliardia in gioventù, per arrivare a brani surreali di maggiore finezza. Elio peraltro, oltre che ai talent come X Factor, in quanto compositore e flautista, si è sempre più avvicinato alla musica classica e all'opera che oggi spiega per Rizzoli insieme a Francesco Micheli nel libro L'opera è polvere da sparo.