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FORMULA 1. Ferrari, la paura è passata Ora il problema è il dopo Massa

Paolo Ciccarone martedì 28 luglio 2009
La Ferrari deve trovare un sostituto di Felipe Massa. Ormai appare evidente che entro il 23 di agosto, GP d’Europa a Valencia, il pilota brasiliano non potrà riprendere il volante. Anzi, secondo il suo medico personale, dottor Altman, potrebbero volerci almeno due mesi di stop. Ed ecco allora spiegato perché da parte della Ferrari non è stata ancora presa una decisione. Infatti tutto dipende dalle condizioni fisiche di Massa, dal suo tempo di recupero e dallo stato di forma. Da più parti si è ventilata l’ipotesi di un ritorno di Michael Schumacher. L’idea piace molto agli sponsor e anche a Bernie Ecclestone, che vedrebbe rilanciato l’interesse per il Mondiale. Lo stesso Michael non disdegnerebbe l’idea, ci sta pensando. In fondo è un pilota Ferrari, anche se col ruolo di consulente, ma anche se qualche giro su una F.1 lo ha fatto, dovrebbe imparare a gestire il kers e gli alettoni mobili. Conoscendo il personaggio, ci impiegherebbe davvero molto poco. Le controindicazioni sono di carattere personale: Schumacher è amico di Massa e nel 2007 decise il ritiro per non lasciarlo a piedi, visto che la Ferrari aveva già preso Kimi Raikkonen. Non solo, ma un eventuale risultato positivo di Michael renderebbe evidente i limiti di messa a punto dei piloti attuali, sarebbe destabilizzante per la squadra e gli stessi piloti. Ma il rovescio della medaglia potrebbe essere anche uno Schumacher lento e coi riflessi appannati (in fondo ha più di 40 anni). Non sarebbe però il primo ritorno storico: lo fece Niki Lauda nel 1982, tre anni dopo il ritiro, e vinse il terzo titolo mondiale. Lo fecero anche Mario Andretti (a Monza ’82 e in Usa), ma anche Alan Jones e Nigel Mansell (McLaren dopo il titolo alla Williams e conseguente ritiro dalla F.1). Il problema è che Schumacher dovrebbe scendere in pista senza aver fatto un metro di collaudi, grazie alle nuove regole assurde proposte dalla federazione, che vietano i test fra una gara e l’altra, col risultato che mancano i piloti e gli esordienti vengono buttati allo sbaraglio.La Ferrari ha sotto contratto Luca Badoer, ma il veneto non corre un GP (e non fa gare) da almeno 11 anni, per cui sarebbe un rischio. Il collaudatore spagnolo Marc Genè, vincitore a Le Mans alla 24 Ore, potrebbe far contenti gli spagnoli che avrebbero il terzo pilota in gara dopo Alonso (se rientra la squalifica della Renault a Valencia) e Alguersari. Qualcuno ipotizza immediatamente il passaggio di Alonso alla Ferrari, con uno scambio con la Renault: idea allettante, ma problematica. Infatti Alonso dovrebbe correre con Massa nel 2010, ma se il brasiliano è fuori gioco solo per questa stagione è un conto, se i danni fisici sono grossi, il rischio è che possa ritrovarsi al fianco di Raikkonen, che invece dovrebbe essere girato a Renault, Brawn o Toyota (o chi ha un portafoglio gonfio per pagarlo). C’è infine una possibilità di basso livello che farebbe contenti in tanti: Sebastien Bourdais. Il pilota francese è stato appena licenziato dalla Toro Rosso (che usa motori Ferrari), ha corso per tutto l’anno, quindi ha le idee chiare e ha come manager Nicholas Todt, lo stesso di Felipe Massa. Insomma, si resterebbe in famiglia, si fa per dire, e non darebbe alcun fastidio futuro a qualsiasi coppia di piloti Ferrari. A meno che non spunti un italiano (Fisichella o Liuzzi), ma a detta di molti è una ipotesi difficile da esaudire.