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SPORT. Formula 1: «Diffusori legali» E la Ferrari è da rifare

mercoledì 15 aprile 2009
I diffusori utilizzati da Brawn, Toyota e Williams, sono legali: lo ha deciso la Corte d'appello della Federazione internazionale dell'automobile che ha respinto il ricorso presentato da Ferrari, Renault, Red Bull e Bmw. Con il tribunale che dà ragione a Ross Brawn, la Ferrari, la Renault e la Red Bull dovranno recuperare il ritardo tecnico, e con loro tutte le altre scuderie.La situazione in Casa Ferrari. Nuova complicazione, dunque, per la Ferrari, che in vista del prossimo appuntamento in Cina è obbligata al riscatto, visto che è rimasta a bocca asciutta nelle due prime gare stagionali in Australia e Malesia. I richiami di Montezemolo e Domenicali all'assunzione delle proprie responsabilità da parte di tutti hanno comunque stimolato il gruppo che altre volte in passato ha attraversato momenti molto difficili. Dal punto di vista tecnico ed organizzativo, è stato dato un nuovo impulso al programma di sviluppo della F60. L'obiettivo è quello di anticipare per quanto possibile l'introduzione di novità tecniche che possano permettere di ridurre il più in fretta possibile il divario in termini di prestazione che,  oltre alla questione del diffusore, sembra esserci rispetto alle vetture più veloci. A tale scopo è stato creato un gruppo di lavoro che, sotto il coordinamento di Aldo Costa, seguirà a Maranello il programma in stretto contatto con l'esperienza della pista. Luca Baldisserri, Team Manager della Ferrari, seguirà passo dopo passo lo sviluppo della monoposto mentre il suo ruolo in pista sarà affidato a Chris Dyer. A Shanghai ci saranno alcune novità di carattere aerodinamico sulla macchina, testate da Marc Genè la scorsa settimana sul rettilineo di Vairano. In particolare, ci saranno delle modifiche sull'ala anteriore, sulle flange dei cerchi anteriori e sui deviatori di flusso. Le gomme saranno quelle dell'Australia ed è chiaro che uno dei compiti principali da svolgere nelle tre ore di prove libere del venerdì sarà cercare di capire come potranno rendere i due tipi di pneumatici su un asfalto che, peraltro, presenta caratteristiche molto diverse rispetto a quello dell'Albert Park.