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Intervista. Conti: sul palco di Sanremo una famiglia extralarge

Angela Calvini venerdì 30 gennaio 2015
Sanremo, tra gli ospiti spunta Conchita WurstOrmai quasi definitivo l’elenco degli ospiti del festival di Sanremo (su Raiuno dal 10 al 14 febbraio). Aprono le presenze italiane Al Bano e Romina, cui seguiranno Tiziano Ferro, Gianna Nannini e Giovanni Allevi. Fra i cantanti stranieri, farà discutere la presenza della “drag queen” Conchita Wurst vincitrice dell’Eurovision Song Festival 2014. A seguire Imagine Dragons, Ed Sheeran, i Saint Motel e il produttore e dj francese The Avener. Da Hollywood Will Smith e Charlize Theron, per lo sport il Ct della Nazionale Antonio Conte e il ciclista Vincenzo Nibali, infine dallo spazio Samantha Cristoforetti. Comici Luca e Paolo, Alessandro Siani e Angelo Pintus. Anche una famiglia con 16 figli sul palco dell’Ariston. Promette di essere uno dei momenti più autentici quello anticipato ad Avvenire da Carlo Conti che intervisterà una famiglia calabrese numerosa. E quindi oltre ai 20 big in gara, gli 8 giovani, i comici Alessandro Siani, Luca e Paolo, e i nuovi ospiti confermati fra cui il Ct della nazionale Antonio Conte, il vincitore del Tour de France Vincenzo Nibali, le star di Hollywood Will Smith e Charlize Teron, il produttore e dj The Avener, la discussa cantante barbuta Conchita Wurst, spunta qualcosa di alternativo e più profondo. Conti è a Sanremo in questi giorni impegnatissimo nelle prove, ma si dice «sereno. All’Ariston ho condotto 30 prime serate per Raiuno e son diventato sanremese adottivo». Carlo, allora non è vero che l’attualità sarò esclusa dal festival. «Nient’affatto. Lo spettacolo non mancherà, ovvio, sarà tutto incentrato sulla musica e sul ritmo, secondo il mio stile. Ci saranno ospiti che faranno sorridere, ed altri che faranno riflettere. Apposta per questo ho invitato una famiglia italiana con 16 figli. Sono un esempio fantastico. A loro chiederò come fanno ad arrivare alla fine del mese, ma anche parleremo della Provvidenza che li assiste». Come direttore artistico ha voluto portare a Sanremo qualcosa oltre il semplice show? «Certo, Sanremo è lo spaccato dell’Italia. È giusto far vedere anche cosa c’è di bello in momenti così difficili. Ogni sera ci sarà un momento speciale. Mi collegherò, ad esempio, con Samantha Cristoforetti dallo spazio per parlare di eccellenza italiana. E la sera di San Valentino mi piacerebbe ospitare una coppia di coniugi che stanno insieme da una vita. Poi vorrei rendere omaggio ai 50 anni dell’Airc (l’associazione per la ricerca conto in cancro) di cui sono testimonial. Più che di proclami, dall’Ariston vorrei proporre delle piccole riflessioni». Anche con l’omaggio musicale di Marco Masini all’amico Francesco Nuti che sta uscendo da un periodo difficile, come ha raccontato ad Avvenire? «Ho sentito Giovanni, il fratello di Francesco, e conferma che è molto contento. Come quando con gli altri “moschettieri” Masini, Pieraccioni e Panariello abbiamo festeggiato il suo compleanno al Mandela Forum di Firenze. Ci sembrava giusto, oltre al sostegno economico, fargli sentire l’affetto del pubblico». Invece le star come Charlize Teron o Will Smith che faranno a Sanremo? «Gli chiederemo qual è il loro brano preferito e a partire dalla musica racconteranno se stessi». Da sempre non c’è Sanremo senza provocazioni e polemiche. Era proprio necessario invitare la drag queen Conchita Wurst? «Nessuna provocazione. La invitiamo a cantare come vincitrice dell’Eurovision Song Contest. Tutto lì». Da lei, re degli ascolti di Raiuno, viale Mazzini si aspetta molto. «Innanzitutto tanti spazi pubblicitari sono stati già venduti, e già questo è un risultato. Quando avrò finito qui tornerò all’Eredità, poi farò 6 puntate di Si può fare, e poi Tale e quale show. Alla fine non devo dimostrare niente. Spero solo di fare bene il mio lavoro».